Blog dell'Efficientamento Energetico per le Aziende

Elenco detrazioni e agevolazioni per impianti industriali

Scritto da Industriale Viessmann | 14 agosto 2018

Si sente sempre più spesso parlare di efficientamento degli impianti industriali. Ma cosa significa, di preciso, efficientare? E quanto costa? Migliorare le prestazioni degli impianti e dei siti vuol dire intervenire - anche sulle abitudini -per minimizzare i consumi e, di conseguenza, ridurre i costi di approvvigionamento energetico. Per fare ciò in molti casi è necessario riqualificare i vecchi impianti, implementare nuove tecnologie e/o migliorare il livello di efficienza di quelle esistenti. Azioni che possono richiedere investimenti importanti, che possono essere, in parte o in toto, finanziate da terzi e incentivate da opportunità che lo Stato mette a disposizione. Vediamo insieme quali sono.

Incentivi fiscali per la Riqualificazione Energetica

Prevede un rimborso tramite Irpef o Ires del 65% delle spese sostenute per la riqualificazione dell’edificio. In particolare, è possibile usufruirne per:

  • Gli interventi che permettono la riduzione del fabbisogno annuo di energia primaria dell’edificio, in misura almeno pari almeno al 20%
  • Il miglioramento termico dell’edificio attraverso il rifacimento di coibentazioni e pavimenti
  • L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria
  • L’installazione di microgeneratori capaci di assicurare un risparmio del 20% per quanto riguarda il consumo di energia primaria
  • La sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore
  • La sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione) in classe A o superiore.

In particolare per quanto riguarda le caldaie a condensazione, dal 1° gennaio 2018 è indispensabile abbinare al generatore un sistema di termoregolazione evoluto, per poter beneficiare della detrazione.

Detrazione fiscale 50% per ristrutturazione edilizia

La detrazione per le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia è pari al 50% dell’investimento complessivo e vale per interventi quali:

  • L’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e schermature solari
  • L’acquisto e installazione di caldaie a condensazione
  • L’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili

Anche in questo caso il rimborso avviene tramite recuperi di Irpef o Ires, per cui è fondamentale avere capienza delle stesse.

Le detrazioni fiscali per riqualificazione energetica e ristrutturazioni non sono cumulabili tra loro, né con altri tipi di incentivo. Nel caso di intervento su impianti industriali che rientri in più di un’agevolazione, si potrà usufruire solo dell’una o dell’altra, rispettando gli adempimenti previsti per la detrazione scelta.

Conto Termico 2.0

Con il Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche e rientrare dalle spese sostenute in tempi brevi. L’incentivo prevede infatti il pagamento diretto, a mezzo bonifico bancario, di un contributo massimo pari al 65% della spesa sostenuta. Pagamento che avviene con rata annuale su 2 o 5 anni, in base alla potenza dell’impianto installato.

Ecco alcuni degli interventi ammessi agli incentivi del Conto Termico 2.0:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati a biomassa
  • Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore

Le agevolazioni non riguardano solo gli impianti termici. Anche la sostituzione di sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti e l’installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation) rientrano tra gli incentivi, tuttavia il limite detraibile è pari al 40%.

Per quanto riguarda i titolari di partita IVA, gli incentivi previsti dal Decreto sono cumulabili con altri incentivi non statali, con percentuali variabili a seconda delle dimensioni dell’azienda. Il Conto Termico non è invece cumulabile con i Certificati Bianchi.

Altre agevolazioni per impianti industriali

  • Superammortamento al 130%
    Tra le agevolazioni per impianti industriali più richieste c’è il superammortamento per beni strumentali. Nonostante anche questa misura abbia subito, nel 2018, una riduzione, passando dal 140% al 130%, si tratta di un importante aiuto economico per imprese e professionisti. Con il superammortamento è possibile incentivare gli investimenti per l’acquisto di nuovi beni, purché essi abbiano un coefficiente di ammortamento civilistico pari o superiore al 6,5%.
  • Iperammortamento al 250%
    Noto anche come superammortamento maggiorato, è legato agli investimenti tecnologici che le aziende operano per l’acquisto di beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie che rientrano nei progetti di Industria 4.0. Questa agevolazione consente di maggiorare del 150% il costo di acquisizione dei beni che soddisfano determinati requisiti (vedi allegato A alla Legge di Bilancio 2018), purché l’ordine e il pagamento (nella misura di almeno il 20% di anticipo) vengano effettuati entro il 31/12/2018.
  • Nuova Sabatini
    Contributo in conto impianti concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico alle PMI che richiedono e ottengono finanziamenti per acquistare o acquisire beni strumentali come macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Indicazioni circa la cumulabilità della detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature vengono fornite al paragrafo “Certificati Bianchi o TEE (Titoli di Efficienza Energetica)".
  • Incentivi regionali
    Molte regioni italiane promuovono incentivi per l’efficienza energetica e la qualità ambientale, volti a sostenere economicamente le imprese che effettuano diagnosi energetiche o che installano impianti di nuova generazione. Per conoscere i bandi attivi è possibile consultare il POR/FESR 2014-2020. La cumulabilità con altri incentivi è stabilita di Regione in Regione.
  • EPC – Energy Performance Contract
    Inseriamo in questo elenco anche i contratti”EPC” benché in questo caso non si parli di un “incentivo” messo a disposizione dallo Stato, ma di una tipologia di contratti che alcune tipologie di società dette “ESCo – Energy Service Company” possono proporre a privati o enti pubblici con il fine di proporre interventi di efficientamento energetico garantendone il risultato. In maniera sintetica, l’EPC si propone come contratto di rendimento energetico, un accordo contrattuale tra il beneficiario e il fornitore - tipicamente una ESCo - in cui i pagamenti del beneficiario, a fronte degli investimenti sostenuti dalla ESCo (fornitore), sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente.
    Ciò significa che l’utente finale non dovrà più far fronte all’investimento per l’acquisto di beni o servizi per l’efficienza energetica, ma lo farà la ESCo in virtù del contratto EPC. In cambio l’utente si impegnerà per il periodo di tempo stabilito contrattualmente a condividere una parte dei risparmi economici conseguiti a fronte dell’intervento effettuato.
    Proprio per la sua forma contrattuale, l’EPC non è considerato un incentivo e quindi non impone vincoli alla cumulabilità con le altre agevolazioni citate in questo articolo.
  • Certificati Bianchi o TEE (Titoli di Efficienza Energetica)
    I TEE sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia, attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica. Il meccanismo consiste nel rilascio da parte del GSE di un TEE per ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep) risparmiata grazie a interventi di efficientamento energetico relativi a tipologie di interventi che possono beneficiare del meccanismo come indicato dal GSE.
    I progetti ammessi sono numerosi e per lo più volti a consentire un risparmio di energia primaria. Rientrano tra questi l’installazione di componenti per il recupero del calore e l’installazione di caldaie e generatori per usi industriali, la cogenerazione ed in genere interventi in grado di generare risparmi di energia primaria rispetto a più o meno determinate condizioni di baseline.
    Dall’11 luglio 2018 è in vigore un decreto correttivo del meccanismo, che contiene le seguenti principali modifiche:
    1. Una soglia massima di 250 euro/TEE sul contributo tariffario, volta a calmierare i prezzi;
    2. L’aumento da uno a due anni della flessibilità per i distributori sugli obblighi annuali;
    3. La possibilità per il GSE di emettere titoli non corrispondenti a risparmi energetici (con l’idea di proteggere i distributori dal rischio di assenza di TEE sufficienti a coprire gli obiettivi minimi e con precisi limiti di accesso temporali, economici e quantitativi);
    4. eliminazione dell’addizionalità per gli interventi di sostituzione, con l’idea di ridurre le problematiche in sede di valutazione e di contenzioso e favorire la generazione di certificati;
    5. L’emissione di un primo gruppo di nuove schede standard;
    6. Un importante chiarimento è stato fornito circa la cumulabilità del meccanismo con altre forme di “aiuti”: sarà possibile ottenere TEE per interventi che beneficiano detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature. In tal caso il numero di Certificati Bianchi spettanti è ridotto del 50%.»;

Riqualificazione Energetica a ridotto impatto ambientale: l'esempio dell'Hotel EdenSelva

L’hotel EdenSelva di Bolzano ha ottenuto la certificazione A-Gold ed è il primo CasaClima Hotel della Val Gardena. La recente riqualificazione è avvenuta nel pieno rispetto dei tre criteri fondamentali per il protocollo ClimaHotel: basso impatto ambientale complessivo, alta efficienza energetica e uso prevalente di materiali naturali.

Oltre all’ampliamento quantitativo e qualitativo, l’hotel è stato oggetto di un’importante riqualificazione impiantistica a basso consumo energetico.

Per soddisfare il fabbisogno di energia della struttura è stato installato un sistema di cogenerazione Vitobloc 200 di Viessmann che produce contemporaneamente energia elettrica ed energia termica. In questo modo è possibile massimizzare le ore di funzionamento e garantire alla struttura anche tutta l’acqua calda necessaria per l’uso sanitario e l’area wellness.

All’impianto di cogenerazione è stata affiancata una caldaia a condensazione Vitocrossal 300 di supporto, che entra in funzione nei momenti di massima richiesta energetica.

L’investimento complessivo per la ristrutturazione dell’hotel, pari a 4.200.000 euro, è stato in parte coperto con gli incentivi fiscali presentati in questo articolo.

Alle agevolazioni per impianti industriali si aggiunge il risparmio sui costi di gestione. Grazie al microcogenerazione la struttura può raggiungere la completa indipendenza a livello elettrico e ridurre notevolmente i costi per l’energia primaria.

Per approfondire l’argomento detrazioni e scoprire come rientrare più velocemente dai tuoi investimenti, scarica la Guida aggiornata che trovi qui sotto.