Arrivano i finanziamenti statali a tasso agevolato per il miglioramento della classe energetica degli edifici pubblici. Tra le agevolazioni, l’installazione di caldaie a condensazione, pompe di calore, impianti a biomassa e cogeneratori.
Scuole, ospedali, impianti sportivi. Sono questi i destinatari dei 200 milioni di euro che lo Stato ha messo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni per favorire l’efficientamento e il risparmio idrico tramite finanziamenti a tasso agevolato.
La misura, nata all’interno del “Fondo Kyoto”, è entrata nel vivo grazie alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 98 del 24 aprile del decreto 11 febbraio 2021 del Ministero dell'ambiente, dove sono descritti i criteri e le modalità di concessione, erogazione e rimborso. Vediamo cosa prevede l’agevolazione.
Per quali edifici si può ottenere il finanziamento a tasso agevolato?
Gli edifici oggetto di intervento devono essere di proprietà o in uso di soggetti pubblici e risultare già esistenti alla data del 25 aprile 2021. Sono esclusi gli edifici in fase di costruzione per i quali non vi è stato, sempre alla data del 25 aprile 2021, il collaudo dei lavori ai sensi dell'art. 102 del decreto legislativo 13 aprile 2016, n. 50.
Nel dettaglio, gli edifici coinvolti sono: immobili destinati all’istruzione pubblica, compresi gli asili nido e quelli destinati all’istruzione universitaria nonché gli edifici pubblici dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica; impianti sportivi non compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane”; edifici adibiti a ospedali, policlinici e servizi socio-sanitari.
Come funziona l’agevolazione?
Si tratta di un bando del valore complessivo di 200 milioni di euro che prevede il finanziamento al tasso di interesse dello 0,25% per una durata massima del prestito di 20 anni, a seconda del tipo di intervento, sotto forma di prestiti di scopo a rate semestrali, costanti e posticipate.
I finanziamenti sono cumulabili con altri contributi previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale e, ogni caso, non possono superare complessivamente il 100% dei costi ammissibili. Le risorse sono ripartite in due sezioni distinte: 180.000 euro destinati ai progetti di investimento presentati dai soggetti pubblici proprietari o usufruttuari degli immobili; 20.000 euro destinati ai Fondi di investimento immobiliari.
Quali interventi sono agevolabili?
Sono ammessi al finanziamento agevolato i seguenti interventi:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, pompe di calore elettriche o a gas, aerotermiche, geotermiche, idrotermiche, oppure con generatori di calore alimentati a biomassa;
- installazione di impianti di cogenerazione o trigenerazione;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- installazione di sistemi BACS di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici;
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato (cappotto termico);
- sostituzione dei serramenti;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da est-sud-est a ovest;
- riqualificazione degli impianti di illuminazione;
- ulteriori interventi sugli immobili sugli impianti che comportino una riduzione dei consumi di energia per l’illuminazione, il riscaldamento e/o il raffrescamento degli ambienti;
- misure di risparmio ed efficientamento idrico;
- laddove siano funzionali al progetto e in misura massima del 50% del finanziamento richiesto, possono essere finanziati anche interventi di adeguamento sismico.
Per la sostituzione degli impianti l’importo massimo finanziabile per ciascun edificio è di 1 milione di euro.
I progetti devono garantire un miglioramento dell’efficienza dell’edificio di almeno due classi energetiche. Gli interventi realizzati su impianti sportivi all’aperto devono portare a una riduzione dei consumi energetici complessivi pari ad almeno il 20% rispetto alla situazione ante intervento.
Quali requisiti devono rispettare gli interventi?
Gli interventi devono rispettare i requisiti tecnici minimi contenuti nell’allegato I del conto Termico, oltre ai requisiti minimi degli edifici indicati nel Decreto ministeriale 25 giugno 2015.
Per partecipare al bando è inoltre necessario allegare, oltre ai documenti di progetto, la Diagnosi Energetica e l’Attestato di Prestazione Energetica dell’immobile.
Come si richiede l’accesso al bando?
Il via libera alle domande sarà dato con un comunicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel momento, i destinatari del bando avranno 180 giorni di tempo per presentare le istanze, utilizzando il modulo di domanda allegato al Decreto Ministeriale.
L’applicativo per la presentazione delle istanze sarà disponibile sul sito internet della Cassa Depositi e Prestiti, che fornisce supporto operativo al Fondo Kyoto. L’ammissione alle agevolazioni sarà effettuata secondo l’ordine cronologico di ricezione delle istanze, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.