Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione delle Amministrazioni Comunali con popolazione inferiore alle 1.000 unità circa 20.000 euro a fondo perduto, ma i lavori devono necessariamente cominciare entro il 15 novembre 2020. Il tempo stringe: come ottenere il contributo e soprattutto quali sono le opere finanziabili?
Una piccola guida per comprendere meglio il Decreto 1 settembre 2020 del Mise e non lasciarsi scappare l’opportunità di realizzare opere a costo zero.
A quanto ammonta esattamente il contributo del Ministero?
Il contributo ammonta a 19.329,89 euro per ciascun comune al di sotto dei 1.000 abitanti.
Può essere finanziato qualsiasi intervento?
No. L’opera non deve aver già ottenuto un finanziamento pubblico, deve essere aggiuntiva rispetto a quelle inserite nel bilancio di previsione dell’esercizio 2020 e non deve essere riconducibile a interventi di manutenzione ordinaria.
Si può usare il contributo per realizzare prestazioni tecniche, studi di fattibilità o progettazioni preliminari?
Solo se finalizzati alla concreta realizzazione dell’opera: rientrano nella casistica la classificazione sismica, l’attestazione energetica, la diagnosi energetica dell’edificio, l’analisi di consistenza dell’impianto di illuminazione pubblica.
Se l’importo dei lavori è inferiore a 19.329,89 euro, viene erogata al Comune la differenza?
No, il contributo erogabile è pari alla spesa effettivamente sostenuta. Se, invece, l’importo dei lavori è superiore a 19.329,89 è a carico del Comune la copertura della quota in eccedenza.
Come attestare l’inizio dei lavori entro il 15 novembre 2020?
Trasmettendo via Pec all’indirizzo contributocomuni@pec.mise.gov.it l’allegato 2 del Decreto, contenente le seguenti informazioni:
Come viene erogato il contributo?
La prima quota (pari al 50 per cento del costo dell’opera o comunque nei limiti del 50% del contributo massimo erogabile) avviene quando il Mise riscontra l’esattezza e la completezza delle informazioni trasmesse tramite l’allegato 2.
La seconda quota (saldo) avviene dopo il rilascio del certificato di collaudo o di regolare esecuzione da parte del direttore dei lavori. Per consentire al Ministero di effettuare tale riscontro, l’Amministrazione Comunale deve provvedere ad alimentare il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche Bdap (Banca dati amministrazioni pubbliche).
Quali sono le opere finanziabili?
Si tratta di opere in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile (vedi articolo 30, comma 14-bis, Dl Crescita).
A titolo esemplificativo e non esaustivo ecco un elenco di cosa è possibile realizzare con il contributo del Mise:
Efficientamento energetico
Interventi sul risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica o sull’illuminazione pubblica:
Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili:
Sviluppo territoriale sostenibile
Mobilità sostenibile: