Autoprodurre buona parte dell’energia consumata e ridurre la spesa relativa all’approvvigionamento energetico: questo è, in estrema sintesi, il vantaggio apportato dagli impianti di cogenerazione. Per poter accedere agli incentivi statali predisposti per questa tecnologia (Titoli di Efficienza Energetica o Certificati Bianchi) abbassando così il tempo di rientro dell’investimento, è però necessario che gli impianti siano di tipo CAR, ossia Cogenerazione ad Alto Rendimento.
Ricordiamo che con il termine “cogenerazione” si intende la produzione combinata di energia elettrica e di energia termica (calore) ottenute in appositi impianti utilizzando la stessa energia primaria. Durante la normale produzione elettricità solo una parte dell’energia primaria viene convertita in energia utile, (circa il 45%), mentre il resto viene dissipato sotto forma di calore. Con la cogenerazione, invece, questo calore viene recuperato e può essere utilizzato per i processi o per il riscaldamento.
Rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore, la produzione combinata comporta un risparmio economico conseguente al minor consumo di combustibile (pari al 30% circa) e la riduzione dell’impatto ambientale, legato sia alla riduzione delle emissioni sia al minor rilascio di calore residuo nell’ambiente. Per approfondire l’argomento è disponibile la nostra Guida alla cogenerazione nelle imprese.
Un sistema di cogenerazione viene definito in assetto Cogenerativo ad Alto Rendimento (CAR) quando:
Per eccedere agli incentivi, il risparmio di energia primaria deve essere calcolato con riferimento all’intera produzione di energia associata al combustibile consumato durante un intero anno di rendicontazione.
L’attività di verifica dei requisiti CAR e di assegnazione dei TEE è affidata al GSE, Gestore dei Servizi Energetici. Per le unità di cogenerazione già in esercizio, il GSE provvede ogni anno al riconoscimento “a consuntivo” del funzionamento CAR secondo le regole stabilite (il risparmio PES previsto) e al successivo riconoscimento del numero di TEE cui hanno diritto. Per gli impianti non ancora entrati in esercizio devono essere esaminate, sempre da parte del GSE, le richieste di valutazione preliminare a preventivo, finalizzate al successivo accesso agli incentivi. Tutte richieste di riconoscimento, con i dati e i documenti necessari per avviare la pratica, vanno inviate al GSE attraverso il portale RICOGE. Le richieste di valutazione preliminare possono essere presentate in qualsiasi periodo dell'anno, mentre quelle a consuntivo vanno inviate ogni anno entro il 31 marzo.
A causa dell’emergenza legata al Coronavirus, il GSE ha recentemente prorogato i termini per la presentazione delle richieste di quest’anno al 22 maggio 2020.
L'accesso al meccanismo di sostegno può essere richiesto dal proprietario dell'unità di cogenerazione o dall'esercente.
Riepilogando, le unità di cogenerazione entrate in esercizio dopo il 31/12/2010 sono premiate con i Certificati Bianchi se sono riconosciute: