La cogenerazione, producendo energia elettrica e calore in modo combinato, consente di risparmiare il 30% di energia primaria e riduce le emissioni inquinanti. E' un valore aggiunto nell’industria, nel civile e nel terziario.
Tra le differenti tecnologie che consentono di produrre l’energia, la cogenerazione ha il merito particolare di ottenere un alto livello di efficienza evitando sprechi di combustibile.
La cogenerazione indica la produzione simultanea di energia elettrica e termica attraverso un unico impianto (in inglese è definita con l’acronimo CHP, combined heat and power): rispetto alla produzione separata delle due tipologie energetiche, gli impianti cogenerativi consentono di risparmiare il 30-35% di energia primaria.
Questo succede perché il calore che viene normalmente disperso nell’ambiente durante la produzione di energia elettrica, qui viene invece recuperato e riutilizzato in gran parte.
Fatta 100 la quantità di energia primaria consumata, il rendimento complessivo di un impianto di cogenerazione può arrivare fino all’88%, mentre i rendimenti che caratterizzano la produzione di elettricità e calore in modo separato sono pari, rispettivamente, al 40% e 90%.
Un impianto di cogenerazione è composto essenzialmente da:
In base alle dimensioni, gli impianti si distinguono generalmente in tre classi di potenza:
Vi sono differenti tipologie di impianto a seconda della tecnologia impiegata. In articolare gli impianti possono essere basati su:
Ciascuna tipologia è caratterizzata da uno specifico rapporto tra potenza elettrica e termica ed é adatta a particolari classi di potenza. La scelta di una specifica tecnologia e il dimensionamento dell’impianto devono essere valutati attentamente in funzione delle esigenze.
Massimizzando l’efficienza energetica, la cogenerazione porta essenzialmente vantaggi di due tipi: economici e ambientali.
Ecco di seguito i principali:
La cogenerazione è una tecnologia sicura e ampiamente consolidata (negli Stai Uniti è utilizzata dagli anni 50). In Italia è diffusa soprattutto nei settori industriali particolarmente energivori. La sua flessibilità, tuttavia, ne consente l’impiego in comparti molto diversi tra i quali il terziario (oggi persino il domestico), grazie alla disponibilità di impianti di dimensioni molto varie in grado di adattarsi a differenti esigenze.
Un impianto cogenerativo è indicato in genere nei casi in cui sia richiesta un’elevata potenza sia elettrica che termica e quando i consumi sono costanti nel tempo.
Tra i settori più adatti all’impiego della cogenerazione vi sono:
Anche nel settore del terziario, nella sanità e nell'ospitalità gli impianti di cogenerazione di piccola potenza possono essere installati con profitto, specie in strutture che necessitano di riscaldare ambienti come SPA e piscine.
Per quanto riguarda le tipologie di processo, gli impianti cogenerativi sono utilizzabili in molteplici ambiti, a seconda del vettore termico utilizzato (acqua, aria o olio): dal riscaldamento a bassa e alta temperatura, ai forni, dai lavaggi alle sterilizzazioni, all’essiccazione.