Ecco le soluzioni che consentono di rendere più efficienti i processi di lavaggio, cottura e sterilizzazione nel settore alimentare.
Pur non essendo tra i comparti in assoluto più energivori, l’industria alimentare è caratterizzata da consumi energetici rilevanti: a livello europeo (UE-28), si calcola che essi valgano, comprendendo tutti i processi dalla trasformazione fino alla distribuzione dei prodotti, il 12% dell’energia primaria consumata dall’intera industria europea.
Il settore alimentare è caratterizzato da una grande diversificazione dei prodotti, ciascuno con un fabbisogno energetico specifico.
Il consumo di energia relativo alla produzione un kg di cibo varia da 0,5 kWh a 61 kWh, in relazione al tipo di alimento (animale o vegetale) e alle tecniche di coltivazione, trasformazione e trasposto.
L’alimento che necessita di maggior apporto energetico è la carne: 1 kg di carne congelata ha un contenuto energetico di 1.100 kcal ma consuma 7.700 kcal per la sua produzione.
Contrariamente a quello che si pensa, tuttavia, anche gli ortaggi sono energivori: quelli surgelati consumano, dalla produzione alla refrigerazione, 5.800 kcal, contro una quantità di energia contenuta di sole 189 kcal (Fonte Enea su dati Istat).
Lo schema generale dei processi dell’industria alimentare si può ricondurre a queste fasi:
All’interno di questa catena produttiva sono soprattutto i trattamenti termici per il lavaggio, la cottura e la sterilizzazione (oltre al risaldamento degli ambienti), a incidere sul fabbisogno energetico complessivo.
Poi vi sono i consumi di elettricità relativi in particolare alla produzione di freddo per la conservazione, all’aria compressa e ai processi di confezionamento dei prodotti.
Coerentemente con questi utilizzi, il primo vettore energetico consumato dal settore è il gas naturale (53%) seguito dell’energia elettrica (38%).
Le altre fonti energetiche hanno un’incidenza nettamente inferiore, se non trascurabile. Un buon approccio all’efficienza, quindi, è partire con una valutazione degli usi dell’energia termica, valutando se i propri impianti per la produzione di calore sono da riqualificare.
È importante fare una valutazione accurata degli utilizzi energetici termici ed elettrici effettuando una Diagnosi Energetica per individuare le possibilità di miglioramento.
Caldaie per acqua calda
Analogamente ai generatori di vapore, le caldaie di ultima generazione utilizzabili per i processi industriali e per il riscaldamento degli ambienti sono particolarmente efficienti (fino al 96%). Isolamento integrale e dispositivi per il recupero del calore portano l’efficienza ai massimi livelli (fino al 100%).