La riapertura delle attività produttive dopo il lockdown causato dal Coronavirus ha fatto balzare sotto i riflettori l'importanza della sanificazione degli ambienti di lavoro. In questo momento diventa ancora più cruciale per le aziende tutelare la salute dei propri lavoratori, mettendo in campo tutte le misure di prevenzione necessarie. La parola d’ordine, dunque, è sanificare.
Ma cosa significa sanificare?
Secondo la normativa, la sanificazione degli ambienti indica tutte le attività atte a rendere sani gli ambienti mediante pulizia, disinfezione o disinfestazione, oltre alle azioni per il miglioramento delle condizioni di microclima relativamente a temperatura, umidità, ventilazione. Pulizia e disinfezione possono essere svolte separatamente o essere condotte con un unico processo.
Il concetto si estende alla sanificazione degli impianti che, secondo il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81 del 2008), “devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori”.
Non fanno eccezione gli impianti aeraulici come condizionatori, climatizzatori e sistemi di ventilazione meccanica controllata, che hanno l’importantissimo compito di creare un adeguato microclima in termini di temperatura e umidità e di rendere salubre l’aria degli ambienti provvedendo a una costante areazione.
È sempre il D. Lgs 81/08 a stabilire che, in condizioni normali, la frequenza degli interventi di sanificazione degli ambienti deve essere stabilita dal datore di lavoro.
Per quanto riguarda la pulizia dei componenti e delle condotte degli impianti aeraulici, le Linee Guida ministeriali del 2006 e del 2013, riprendendo la normativa europea, stabiliscono che per gli ambienti lavorativi tradizionali sia necessaria un’ispezione visiva annuale, in seguito alla quale può essere predisposto un eventuale intervento di pulizia e sanificazione.
Va precisato che la sanificazione dei condotti d’aria rientra nelle operazioni di manutenzione straordinaria ed è quindi opportuno rivolgersi a un’impresa di impiantistica abilitata secondo il DM 37/08: prevedendo l’apertura dei canali e lo smontaggio di componenti, si rischierebbe infatti di manomettere l’impianto.
Il Rapporto 5/2020 dell’Istituto Superiore di Sanità fornisce importanti indicazioni per la sanificazione degli ambienti di lavoro, nate per l’emergenza in atto ma valide in realtà in ogni circostanza.
Anche l’aria, ovviamente, fa parte dei “sorvegliati speciali” e ci viene ricordato tra l’altro che la qualità dell’aria indoor ha un’importante influenza sulle prestazioni e sul benessere fisico e mentale dei lavoratori.
Il ricambio costante ed adeguato dell’aria è fondamentale, perché consente di diluire, e quindi di ridurre, la concentrazione di agenti patogeni come virus e batteri, oltre che tracce di sostanze inquinanti come i VOC (Composti organici volatili), la CO2, l’umidità in eccesso e gli allergeni.
Ecco alcuni consigli per garantire la salubrità dell’aria negli ambienti di lavoro:
Utilizzare sistemi di ventilazione meccanica controllata o climatizzatori con funzione di ricambio consente di areare in modo adeguato, riducendo la presenza di inquinanti e agenti patogeni, e permette di migliorare l’aria che si immette negli ambienti grazie ai sistemi di microfiltrazione meccanici in grado di trattenere anche le polveri sottili. Con una costante manutenzione e sanificazione e con un corretto utilizzo di questi impianti l’aria indoor è sicuramente salubre e di buona qualità.
Esistono, però, altre soluzioni puntuali che esercitano una funzione di prevenzione sulla qualità dell’aria, utilizzabili indipendentemente o in combinazione con i sistemi di ventilazione: sono i purificatori d’aria, chiamati anche Air cleaner, che fungono proprio da sanificatori dell’aria.
Tra le differenti tecnologie a disposizione, quella a plasma freddo basata sulla ionizzazione per impatto dell’aria si è rivelata ai test come la più valida nella riduzione degli agenti patogeni di origine biologica: consente di abbattere in modo davvero efficace, senza l’utilizzo di prodotti chimici, tutti gli inquinanti organici e non, compresi eventuali agenti patogeni, rivelandosi un ottimo alleato in momenti come quello che stiamo vivendo.
Viessmann ha da poco introdotto nella sua gamma prodotti Bioxigen Living, un Air cleaner da appoggio per ambienti certificato per la sanificazione in ambiti residenziali e commerciali, in grado di trattare volumi d’aria da 20 a 80 m3 e utilizzabile per singole stanze adibite a uffici, studi, esercizi commerciali, aule.
La stessa tecnologia di sanificazione a plasma freddo è disponibile già integrata, o come accessorio, in alcuni sistemi di VMC, in alcuni climatizzatori e nei dispositivi di sanificazione da installare all’interno dei canali degli impianti domestici e commerciali.