La valutazione del miglioramento dell’efficienza energetica in un’impresa, in seguito a un rinnovamento tecnologico o a un cambiamento dei processi, non può mai prescindere da un elemento: la misurazione del risparmio energetico ed economico ottenuto grazie a quell’azione. Poiché questi valori non sono direttamente misurabili, si deve procedere con la misurazione e il confronto dei consumi nelle due situazioni, prima e dopo l’intervento. Raccontato così sembra semplice, ma la realtà è molto più complessa.
Confrontare correttamente i consumi precedenti e quelli successivi all’azione di efficientamento, individuando il risparmio ottenuto, infatti, non significa semplicemente sottrarre ai primi i secondi. Bisogna considerare tutte le variabili che possono aver influenzato i consumi indipendentemente dall’intervento. Solo dopo aver normalizzato queste variabili, eliminando i fattori “disturbanti”, sarà possibile ottenere un confronto realistico, a parità di condizioni.
In estrema sintesi, servono degli aggiustamenti per tenere conto delle diverse condizioni nelle due fasi definite periodo di riferimento (quello pre intervento) e periodo di rendicontazione (post intervento).
Ecco, a titolo di esempio, quali possono essere le diverse condizioni che determinano gli aggiustamenti, ordinari o straordinari:
Questo processo scrupoloso si chiama Misura e Verifica (M&V) e permette di determinare in modo affidabile il risparmio effettivo generato in seguito a un intervento.
L’equazione di base del processo di M&V è la seguente:
risparmi per ogni periodo = energia del periodo di riferimento - energia del periodo di rendicontazione +/- aggiustamenti ordinari e straordinari
Il riferimento per il processo di misurazione dei risparmi (energetici ed economici) è l’International Performance Measurement and Verification Protocol (IPMVP), che consiste in una raccolta di linee guida che vanno poi declinate in modo diverso a seconda del caso. La prima versione del protocollo IPMVP è del lontano 1997, ma nel corso degli anni sono stati introdotti miglioramenti e integrazioni. Dal 2002, inoltre, è disponibile la certificazione per esperti CMVP (Certified Measurement and Verification Professional) rilasciata dall’AEE (Association of Energy Engineers) in collaborazione con EVO, che a sua volta è l’organizzazione che sviluppa e mantiene il protocollo IPMVP.
L’IPMVP si basa sui concetti che abbiamo descritto (periodo di riferimento e rendicontazione, aggiustamenti ordinari e straordinari) prevedendo diversi approcci per normalizzare i dati e quattro differenti opzioni che consentono di coprire tutti i possibili scenari. In particolare:
Essendo uno strumento che consente di valutare i reali benefici energetici ed economici, il protocollo IPMVP è molto utile ogni volta che si devono promuovere interventi di miglioramento dell’efficienza, sia ambito industriale che in strutture del commercio e dei servizi.
È quindi utilizzato in questi casi:
L’IPMVP, inoltre, è un supporto fondamentale nei contratti a prestazioni garantite con le ESCO (Energy Performance Contract, EPC) basati sul pagamento di un canone a fronte di determinati obiettivi di risparmio nel tempo, tutelando con metodologie standardizzate sia il committente che il fornitore.
Garantire il risparmio, infatti, significa che esso deve essere misurato correttamente e in modo condiviso tra cliente ed ESCO.