Un impianto di riscaldamento industriale utilizza ogni giorno grandi quantità di energia, per assicurare il giusto livello di comfort a uffici e aree produttive. L’acquisto dei prodotti energetici (il combustibile per alimentare l’impianto di riscaldamento industriale) e la spesa per l’energia elettrica vanno così a gravare sul bilancio aziendale. E, in molti casi, si parla di imprese energivore.
Con il D.L. del 22 giugno 2012 le aziende italiane sono state classificate in base all’incidenza del costo dell’energia sul fatturato, oltre che alla base minima di consumi energetici.
Quali sono le imprese a forte consumo? Quelle che:
Qui trovi un elenco aziende energivore, suddivise per settore e tipologia.
Se la tua azienda rientra tra queste è giunto il momento di cambiare rotta e adottare strategie vincenti per l’efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni inquinanti, risparmiando così sui costi dell’energia primaria.
Per individuare la soluzione migliore, però, è necessario fare luce sul sistema energetico attuale, svelando eventuali inefficienze e individuando le opportunità di risparmio. E per farlo serve una diagnosi energetica, un’analisi approfondita del contesto energetico aziendale, svolta da professionisti accreditati e obbligatoria per le grandi imprese e le aziende energivore.
Il primo passo da fare, quando ci si appresta alla progettazione di impianti industriali, è valutare la fattibilità tecnico/economica degli interventi. Durante questa analisi preliminare viene effettuato il calcolo dei consumi energetici dell’azienda, fondamentale per capire quali processi incidono maggiormente sui costi e dove puoi risparmiare di più. Dedotti i consumi si saprà quanto è urgente l’intervento.
Purtroppo questi numeri non possono essere semplicemente estrapolati dalle fatture di acquisto dell’energia o dalle bollette dell’elettricità, ma devono essere interpretati da un Energy Manager dedicato. Questa figura, obbligatoria per i soggetti industriali con consumi energetici annui superiori ai 10.000 TEP (D.M. del 28 dicembre 2012), è ben rappresentata dall’EGE – Esperto in Gestione dell’Energia, un professionista capace di elaborare i dati raccolti e metterli in relazione con i benchmark di settore, per stilare il piano degli interventi più idoneo per farti risparmiare sui costi energetici.
In linea generale, puoi farti già un’idea dell’andamento attuale della tua azienda utilizzando alcuni strumenti online per il calcolo consumo energetico. Essi si basano sui KPI (Key Performance Indicators), indicatori qualitativi e quantitativi che misurano le prestazioni di efficienza, il livello di servizio e la qualità dei processi aziendali.
A livello energetico, l’analisi dei KPI permette di calcolare quanto consuma l’azienda e quanta strada deve fare per raggiungere un buon livello di efficienza energetica.
Esistono diversi tool online che possono aiutarti in questa prima analisi: noi abbiamo provato quello sviluppato da Etanomics, una E.S.Co certificata UNI CEI 11352 che ha studiato centinaia di casi concreti di aziende, uffici e realtà industriali decise a intraprendere la strada per l’efficientamento.
Attraverso la combinazione di dati quali:
Il tool è in grado di calcolare il consumo annuo di energia primaria (in kWh) e il totale della spesa annua (in euro). Grazie a un database in continuo aggiornamento, questi risultati vengono confrontati con quelli di altre attività, per verificare che siano in linea con i consumi del tuo settore e darti così una panoramica dello stato di salute della tua azienda.
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