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18 gennaio 2021  |  a cura di Marco Rossi  |  condividi con

Sei nell’elenco aziende energivore? Ecco come risparmi

18 gennaio 2021
Normative e Agevolazioni, Altro

Come funzionano le agevolazioni sugli oneri in bolletta per chi è inserito nell’elenco aziende energivore gestito da CSEA. Ma per risparmiare la strategia migliore è l’efficienza.

AGGIORNAMENTO 18 OTTOBRE 2021

Le aziende a forte consumo di energia (chiamate anche “energivore”) sono tutte quelle caratterizzate da un alto impatto dei costi energetici rispetto alle attività svolte. Se si è iscritti nell’apposito elenco aziende energivore gestito dalla CSEA (Cassa Per i Servizi Energetici Ambientali), si può godere di alcune agevolazioni economiche in bolletta, anche se solo un’attenzione forte e costante all’efficienza energetica può garantire un abbassamento dei costi strutturale e consistente.

L’ultima definizione di “azienda energivora” è quella del Decreto del Ministero dello sviluppo Economico del 21 dicembre 2017 entrato in vigore il 1° gennaio del 2018, che ha cambiato quanto prevedeva il D.L. 22 giugno 2012 n .83 con lo scopo di armonizzare la normativa italiana a quella europea e rendere più chiaro il meccanismo di accesso alle agevolazioni.

In particolare, il decreto ha ridefinito il meccanismo che, a partire dal 2018, riduce il costo delle bollette alle imprese energivore limando il peso degli oneri di sistema. Infatti, le agevolazioni non consistono più in un rimborso parziale degli oneri pagati, ma in uno sconto diretto sulla componente Asos della bolletta, ossia sugli oneri relativi sostegno alle energie rinnovabili e alla cogenerazione (unica componente degli oneri agevolabile, secondo le indicazioni della Commissione UE).

Quali sono le condizioni per essere nell’elenco imprese energivore?

Secondo la normativa in vigore dal 1° gennaio 2018, fanno parte dell’elenco energivori e, quindi, accedono alle agevolazioni sui costi dell’energia, le imprese che hanno un consumo medio di energia elettrica pari ad almeno 1 GWh/anno e che rispettano uno dei seguenti requisiti:

  • operano in uno dei settori dell'Allegato 3 delle Linee guida della Commissione Europea 200/01 in merito agli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia (si tratta di imprese sottoposte a forte competizione a causa dei costi energetici);
  • operano in uno dei settori dell'Allegato 5 delle stesse Linee Guida (imprese con alta intensità di scambi transfrontalieri) e hanno un indice di intensità elettrica maggiore o uguale al 20% rispetto al VAL (Valore aggiunto lordo). 
  • non rientrano nei primi due punti, ma appartengono agli elenchi CSEA delle imprese a forte consumo di energia redatti per gli anni 2013 0 2014.

Qual è lo sconto per le imprese energivore sugli oneri di sistema?

Le realtà inserite nell’elenco aziende energivore non pagano gli oneri “scontati” semplicemente in funzione dei consumi e dei costi energetici assoluti, ma secondo un meccanismo più complesso che tiene conto dell’intensità elettrica, ossia il rapporto tra i costi pagati per i consumi di energia elettrica e il VAL dell’impresa. In poche parole, chi ha un’intensità elettrica rispetto al VAL più alta paga meno.
Nella determinazione di consumi e costi energetici per ciascuna categoria di impresa vengono considerati i “consumi efficienti” stabiliti dall’ENEA e i prezzi dell’elettricità stabiliti dall’ARERA. Questo per evitare situazioni di non equità, come quelle di imprese con un’alta intensità energetica perché pagano molto l’elettricità.

In particolare, sono previste diverse classi di intensità energetica su VAL, con diversi livelli di contribuzione:

Intensità energetica rispetto al VAL

Livello contribuzione tariffa ASOS

compreso tra 20% e 40%

2,5% VAL

compreso tra 30% e 40%

1,5% VAL

compreso tra 40% e 50%

1% VAL

superiore o uguale al 50%

0,5% VAL

 

Per le altre imprese considerate energivore, ma con indice di intensità elettrica rispetto al VAL inferiore al 20%, il pagamento della componente ASOS degli oneri di sistema decresce man mano che aumenta la stessa intensità elettrica rispetto al fatturato (con un valore inferiore al 2% si paga il 100% della componente, che scende al 25% nel caso con un valore superiore al 15%)

Sono oltre tremila le imprese energivore in Italia, quasi tutte in ambito manifatturiero, che hanno queste caratteristiche e che godono, quindi, delle agevolazioni per ridurre i costi energetici.

Dal 1° Maggio 2018 la CSEA ha reso disponibile il portale cui le aziende energivore devono iscriversi per ottenere le riduzioni in bolletta, se rispettano i criteri stabiliti nel decreto 21/2017.
La prossima apertura del portale energivori, per la presentazione delle richieste di ammissione alle agevolazioni per l’anno 2022, è dal 1°ottobre al 30 novembre 2021.

Come abbiamo spiegato all’inizio di questo articolo, le agevolazioni economiche sono importanti, ma solo un serio approccio all’efficentamento energetico può garantire risparmi reali e duraturi. Per farlo, serve sempre una Diagnosi energetica che scatti una fotografia dello stato dei consumi e indichi dove intervenire.


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