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Grazie alle semplificazioni i Certificati Bianchi sono in ripresa
28 marzo 2024  |  a cura di Industriale Viessmann
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Grazie alle semplificazioni i Certificati Bianchi sono in ripresa

28 marzo 2024
Efficientamento Energetico

Grazie alle semplificazioni i Certificati Bianchi sono in ripresa
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Nel 2023 sono aumentati del 33% i titoli di Efficienza Energetica riconosciuti dal GSE e del 32% le richieste. Merito, anche, dei miglioramenti introdotti per accedere a questi importanti incentivi per le imprese e la PA.

 

1. I due provvedimenti che hanno migliorato i Certificati Bianchi
2. I numeri del 2023 rilasciati dal GSE
3. Cosa sono i Certificati Bianchi
4. Chi può accedere ai Certificati Bianchi
5. Come funziona lo scambio dei Titoli
6. Come si presentano i progetti secondo il D.M. 11 gennaio 2017
7. Le novità del D.M. 21 maggio 2021 per la presentazione dei progetti
8. L’iter completo per ottenere i Certificati Bianchi


1. I due provvedimenti che hanno migliorato i Certificati Bianchi

I Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica, nel 2023 hanno manifestato segnali di ripresa, dopo un lungo periodo abbastanza difficile. L’incentivo più importante per l’efficientamento energetico nelle industrie e nella PA, infatti, almeno da cinque anni a questa parte mostrava numeri decisamente inferiori rispetto alle proprie potenzialità.

Ora i numeri sono in netta ripresa, grazie agli effetti delle semplificazioni introdotte con il Decreto Ministeriale 11 gennaio 2017 (che solo ora cominciano a far sentire i propri effetti) e grazie anche ad alcune modifiche apportate con il D.M. 21 maggio 2021 nelle modalità di presentazione dei progetti.

Resta ancora del lavoro da fare per rendere ulteriormente fruibili questi incentivi, ma i miglioramenti hanno già determinato a una maggiore certezza nella possibilità di fruire degli incentivi e una riduzione dei tempi.
Vediamo allora di ricapitolare i numeri del 2023 e il funzionamento dei Certificati Bianchi alla luce delle ultime modifiche.

 


2. I numeri del 2023 rilasciati dal GSE

Nel mese di febbraio Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato il Rapporto Annuale Certificati Bianchi 2023 che contiene i principali risultati ottenuti dal meccanismo lo scorso anno. Il dato più importante è che l’esito positivo delle istruttorie ha generato il riconoscimento del di 1.029.558 Titoli di Efficienza Energetica da parte del GSE pari a circa 0,46 Mtep di risparmi energetici ottenuti, con un incremento del 33% dei TEE riconosciuti rispetto al 2022 e un aumento del 46% dei risparmi certificati.

Inoltre, è stato concluso l’81% di tutti i provvedimenti avviati, mentre nel 2022 la percentuale si era fermata al 53%, e le richieste presentate, tra nuovi progetti e richieste di rendicontazione dei risparmi, sono aumentate del 32%. I nuovi progetti presentati sono stati in totale 737, per i quali si prevede un risparmio annuale di energia primaria di circa 65.000 TEP.

Anche nell’avvio del 2024 l’andamento positivo dei TEE si conferma: nei primi due mesi dell'anno, infatti, il GSE ha riconosciuto complessivamente oltre 165.000 nuovi titoli di efficienza energetica, quasi il doppio rispetto a gennaio-febbraio 2023.


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3. Cosa sono i Certificati Bianchi 

I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica sono dei titoli riconosciuti dallo Stato per interventi di efficientamento energetico che portano a risparmi misurabili sui consumi.  Rappresentano il principale meccanismo di incentivazione dell'efficienza energetica nel settore industriale, delle infrastrutture di rete, dei servizi e dei trasporti, ma possono riguardare anche interventi realizzati nel settore civile.

Il GSE riconosce un certificato per ogni TEP (Tonnellata equivalente di petrolio, pari a 5.350 kWh di energia elettrica o 1.200 metri cubi di gas) risparmiata, per un numero di anni variabile a seconda del tipo di intervento. I certificati vengono emessi dal GME (Gestore dei Mercati energetici) su appositi conti.

 

4. Chi può accedere ai Certificati Bianchi

Oltre ai “soggetti obbligati” (i distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti) a cui sono assegnate ogni anno determinate soglie di risparmio energetico, possono accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi in modo volontario:
  • società di servizi energetici (ESCO) certificate UNI CEI 11352;
  • soggetti pubblici e privati che abbiano nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE) certificato UNI CEI 11339;
  • soggetti pubblici e privati che sono in possesso di un Sistema di gestione dell’Energia certificato ISO 50001.
Se non si è nominato in EGE o non si è in possesso di un Sistema di Gestione dell’Energia, si può accedere all’incentivo tramite una ESCO.

 

 

5. Come funziona lo scambio dei Titoli

Il sistema dei Certificati Bianchi funziona perché prevede precisi obblighi di risparmio annuale di energia da parte dei soggetti obbligati. Questi soggetti possono adempiere all’obbligo in due modi: realizzando direttamente i progetti di efficienza energetica presso i loro clienti oppure acquistando i Titoli di Efficienza Energetica da soggetti non obbligati che scelgono volontariamente di realizzare interventi di riduzione dei consumi accedendo al meccanismo. È proprio questo mercato di scambio che consente ai soggetti volontari di monetizzare i Certificati Bianchi.

I titoli possono essere scambiati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME, con un valore economico che si attesta attualmente sui 250-260 euro per TEE, oppure attraverso contrattazioni bilaterali su appositi mercati, con un valore leggermente inferiore.

 

 

6. Come si presentano i progetti secondo il D.M. 11 gennaio 2017

Prima di tutto è bene ricordare che si possono richiedere i Certificati Bianchi per progetti non ancora avviati che sono in grado, in base alle stime, di portare a una diminuzione dei consumi energetici rispetto quelli antecedenti alla realizzazione degli interventi o, nel caso di nuove installazioni, consumi minori rispetto a un consumo di riferimento. Il progetto, per poter beneficiare dei certificati, deve essere prima approvato dal GSE.

L’Emissione dei titoli di efficienza energetica avviene solo una volta che il progetto è concluso, dopo un periodo di monitoraggio (generalmente annuale) dei parametri che concorrono a determinare i risparmi energetici.

Con il decreto ministeriale 11 gennaio 2017 sono state introdotte nuove modalità per la presentazione dei progetti in base ai metodi con cui vengono rilevati i consumi, un po’ più semplici di quelle previste in precedenza.

Quindi, oggi è possibile presentare i progetti, sempre prima del loro avvio, solo in questi due modi:

  • progetti a consuntivo (PC): prevedono una misura puntuale dei consumi sia nella configurazione ante sia in quella post intervento;
  • progetti standardizzati (PS): prevedono - se ci sono determinate condizioni - la possibilità di restringere le misurazioni a un campione rappresentativo dei parametri di funzionamento del progetto.

 

7. Le novità del D.M. 21 maggio 2021 per la presentazione dei progetti

Il D.M. 21 maggio 2021 ha introdotto, tra le varie modifiche, altre due opzioni importanti che si aggiungono a quelle che abbiamo descritto sopra:
  • Comunicazione preliminare (CP), una comunicazione semplice con cui si manifesta la volontà di accedere al meccanismo di incentivazione, introdotta per superare la criticità della data di avvio del progetto che deve essere successiva alla presentazione del progetto stesso; in questo modo, si velocizzano i tempi, perché la data di riferimento coincide con quella dell’invio della comunicazione preliminare. La presentazione del progetto, a consuntivo o standardizzato, può poi avvenire entro 24 mesi.
  • Richiesta di Valutazione Preliminare (RVP), permette di interfacciarsi direttamente con il GSE per verificare la conformità di un progetto impostando in modo corretto le modalità per la misurazione dei risparmi energetici; è uno strumento molto utile se si hanno dubbi sula possibilità di accesso ai TEE perché il progetto presenta caratteristiche di innovazione che si discostano dagli interventi standard previsti nella tabella ufficiale, che non è esaustiva (qui l’ultima versione aggiornata del 13 ottobre 2023). Anche in questo caso, il richiedente si impegna a presentare una trasmissione formale del progetto entro 24 mesi.

 

8. L’iter completo per ottenere i Certificati Bianchi

Abbiamo visto nel dettaglio le modalità per poter accedere ai certificati bianchi, che prevedono sempre e comunque la preparazione di un progetto dettagliato. Vediamo ora, in sintesi, come procede tutto l’iter fino all’emissione dei titoli:
  • si misurano i consumi ex ante;
  • si presenta il progetto al GSE, che fornisce un riscontro entro 90 giorni;
  • si realizza il progetto di efficienza energetica;
  • si misurano i consumi ex post e si calcolano i risparmi energetici ottenuti in diversi  periodi di monitoraggio previsto (tipicamente ogni anno, per il numero di anni di durata dell’incentivo);
  • si presentano al GSE, successivamente a ogni periodo di monitoraggio, delle richieste di certificazione dei risparmi conseguiti; la richiesta può essere a consuntivo (RC) o standardizzata (RS) a seconda del progetto presentato;
  • il GSE certifica il risparmio e autorizza il GME a emettere i titoli corrispondenti.


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