Le cantine vinicole sono considerate a tutti gli effetti aziende energivore a causa dell’articolato processo di produzione del vino, che richiede un elevato dispendio di energia (elettrica, termica e frigorifera). Vediamo nel dettaglio quali sono le fasi di lavorazione per trasformare l’uva in ottimo vino e quali fattori incidono maggiormente sui consumi.
Oltre ai processi di produzione è necessario considerare anche tutto ciò che sta attorno come:
Ci sono, quindi, molte voci da considerare e molti aspetti da analizzare, dato che ogni cantina ha esigenze diverse, per dimensioni, tipologia di prodotto e tecnologia installata.
Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un Esperto di Gestione dell’Energia (EGE) per una diagnosi energetica dell’azienda. Grazie a strumenti e tool informatici per il calcolo del consumo energetico il professionista accreditato è in grado di delineare un quadro generale dei consumi e delle azioni di miglioramento disponibili e applicabili, misurando per ognuna costi e tempi di ammortamento.
Per ottimizzare il processo di produzione del vino è possibile intervenire diminuendo il fabbisogno energetico della struttura e facendo un utilizzo più efficiente dell’energia in termini di rendimento.
Il modo migliore per farlo è adottare sistemi innovativi che permettono di utilizzare fluidi a basse temperature per il riscaldamento e il raffreddamento. In questo modo aumenta l’efficienza energetica e si riducono i costi di produzione.
Di seguito un elenco delle tecnologie più utilizzate per il riscaldamento in ambito industriale:
Oggi si parla molto anche di impianti ibridi, che riescono a combinare sistemi a energia fossile con sistemi funzionanti a energia da fonti rinnovabili. Un caso di successo è rappresentato dalla Cantina Tommasi Vini a Pedemonte (VR) che ha deciso di sostituire il vecchio impianto di riscaldamento con un moderno sistema che combina gas metano e solare termico.
La Cantina Tommasi Vini di Pedemonte (VR), sita nel cuore della Valpolicella, ha recentemente riqualificato il vecchio impianto di riscaldamento a vapore, obsoleto ed energivoro, optando per un sistema modulare a cascata composto da 2 caldaie murali a gas a condensazione Vitodens 200-W da 105 kW ciascuna, abbinato a un impianto di pannelli solari termici Vitosol 200.
Questa soluzione, sostenibile e altamente efficiente, va a soddisfare sia la richiesta di energia termica per il riscaldamento degli uffici, sia la produzione di acqua calda sanitaria ad alta temperatura (70°C) per il lavaggio quotidiano delle attrezzature per la vinificazione.
Oltre alla riduzione considerevole dei consumi energetici, e quindi dei costi, l’azienda vinicola ha potuto beneficiare di altri vantaggi legati all’efficientamento dell’impianto:
Quello della Cantina Tommasi è solo uno dei tanti esempi di riqualificazione efficiente messi in pratica dalle aziende che si occupano della produzione di vino. Scarica la Guida gratuita che trovi qui sotto e leggi le testimonianze di altre cantine che sono riuscite a risparmiare sui consumi energetici grazie all’installazione di soluzioni innovative per il miglioramento l’efficienza energetica.