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1 ottobre 2024  |  a cura di Industriale Viessmann
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Bando Regione Lombardia per le microimprese: si parte a ottobre

1 ottobre 2024
Agevolazioni fiscali

Aprirà a breve il bando Regione Lombardia che incentiva con un contributo a fondo perduto l’efficientamento energetico e la produzione di energia rinnovabile nelle microimprese


INDICE:

Regione Lombardia incentiva la sostenibilità e l’efficienza

A quali imprese è dedicato il bando di Regione Lombardia

Che cosa incentiva il bando microimprese

Quali interventi sono ammessi

In cosa consiste l’agevolazione per le microimprese

Cosa fare per accedere al bando

Come avere più possibilità di accedere al contributo

Regione Lombardia incentiva la sostenibilità e l’efficienza

Nonostante le piccole imprese italiane siano particolarmente sensibili al tema del caro energia, sono uno dei settori che riscontra maggiori difficoltà nell’investire in soluzioni per l’efficientamento energetico. Gli incentivi economici per l’efficienza energetica e/o la produzione di energia da fonti rinnovabili mirati sulle loro esigenze scarseggiano e quelli destinati al mondo imprenditoriale e industriale sono spesso troppo complessi e onerosi per essere utilizzati.

Regione Lombardia sta colmando questa lacuna con un bando di prossima apertura dedicato espressamente alle microimprese.

La misura “Investimenti - Linea Microimprese” fa parte dell’Azione 1.3.3 del PR FESR 2021-2027 di Regione Lombardia e ha una dotazione finanziaria complessiva di 25 milioni di euro. Il bando dovrebbe aprire verso la metà di ottobre: verifica subito se la tua impresa fa parte della categoria dei beneficiari e non lasciarti scappare l’opportunità di installare un impianto di climatizzazione efficiente e un impianto di autoproduzione rinnovabile per auto-consumare la tua energia!

 

A quali imprese è dedicato il bando di Regione Lombardia

Il bando è dedicato alle microimprese lombarde, secondo la definizione di microimprese contenuta nell’ allegato 1 del regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014. Significa che sono coinvolte le imprese che occupano meno di 10 persone e che realizzano un fatturato e/o un totale di bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro.

Per poter partecipare al bando, è necessario che l’azienda sia già regolarmente costituita, iscritta e attiva nel Registro delle Imprese e abbia depositato almeno due bilanci, oppure due dichiarazioni fiscali nel caso di soggetti non tenuti al deposito del bilancio.

È inoltre necessario avere da oltre 12 mesi una sede in Lombardia, legale o operativa, in cui si svolge l’attività produttiva e nella quale sarà realizzato l’intervento.

Sono ammessi tutti i settori produttivi tranne il settore del tabacco, le attività finanziarie e assicurative, dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (queste ultime tre categorie ad eccezione di quelle iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia).

 

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Che cosa incentiva il bando microimprese

L’obiettivo di Regione Lombardia è sostenere le microimprese lombarde che intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio competitivo, anche in ottica di crescita dimensionale.

In particolare, sono incentivati gli investimenti nell’innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature nell’ottica di favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi di produzione e la riduzione dei consumi energetici.

L’investimento minimo ammissibile è pari a 10.000 euro e gli interventi devono essere realizzati e rendicontati entro 12 mesi dalla concessione dell’agevolazione, salvo motivata proroga per un massimo di ulteriori 3 mesi.

 

Le differenti aliquote per il credito d’imposta

L’elenco delle spese ammissibili è abbastanza ampio e comprende:

  • acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, macchine operatrici ed hardware di tipo informatico in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento;
  • acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (compresi impianti di cogenerazione e trigenerazione) e di inverter collegati alla sede di oggetto d’intervento, solo in combinazione con altre voci di spesa relative a macchinari e impianti;
  • acquisto e installazione di pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva degli ambienti;

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  • acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia;
  • relamping con adozione di corpi illuminanti LED;
  • acquisto e installazione di sistemi di domotica, software e licenze d’uso (anche di tipo cloud e SaaS - Software as a service - funzionali agli interventi;
  • spese tecniche e di consulenza correlate agli interventi (massimo 20% delle voci precedenti);
  • spese generali determinate in misura forfettaria (7% delle voci precedenti).

 

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In cosa consiste l’agevolazione per le microimprese

Il bando agevola le imprese tramite un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo del contributo pari a 50.000 euro. È possibile cumulare questo incentivo con altre forme di agevolazione, non superando il 100% del costo totale e a condizione che siano rispettate le norme sul cumulo degli aiuti. È consentito anche il cumulo con le misure generali che non si qualificano come aiuto di Stato (ad esempio gli incentivi fiscali).

 

Cosa fare per accedere al bando

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente attraverso la piattaforma Bandi online di Regione Lombardia secondo le modalità che saranno indicate nell’Avviso attuativo e saranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il bando è di prossima apertura, quindi vale la pena di monitorare il sito regionale!

La domanda di contributo dovrà essere corredata da una relazione tecnica effettuata da un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) certificato oppure da un tecnico iscritto a un ordine professionale ammesso che dettagli gli interventi finalizzati a conseguire un effettivo efficientamento energetico rispetto alle condizioni pre-investimento.

A tale scopo, la relazione tecnica deve riportare i consumi energetici pre-intervento e la riduzione prevista grazie agli investimenti oggetto della domanda (gli investimenti in sistemi per la produzione di energia rinnovabile non concorrono alla misurazione del risparmio energetico).

Gli interventi, inoltre, devono rispettare il principio DNSH (Do no significant harm) tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione che saranno specificati nell’Avviso attuativo.

 

Come avere più possibilità di accedere al contributo

Per l’ammissione al bando dovrà essere raggiunto un punteggio minimo pari a 60 su un massimo di 100 e sarà data priorità alle domande che presentano un punteggio maggiore. Ecco i criteri con cui saranno assegnati i punteggi:

  • qualità economico-finanziaria del soggetto proponente (rapporto tra l’investimento presentato e il fatturato dell’impresa), vale da 0 a 5 punti, il minimo è 3;
  • qualità dell’operazione (produzione di energia da fonti rinnovabili, complessità dell’intervento, capacità di generare efficienza energetica misurata in TEP evitate) vale da 0 a 95 punti.
Esistono, inoltre, delle premialità (fino a 5 punti) per le imprese dotate di sistemi di certificazione ambientale, per le imprese benefit, per la rilevanza della componente femminile o giovanile, oppure se si donano alla comunità gli asset materiali sostituiti con l’intervento.

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