Viessmann
21 agosto 2018  |  a cura di Alberto Zanella  |  condividi con

Come funzionano le Caldaie a Cippato? Perché fanno risparmiare?

21 agosto 2018
Biomassa

Sempre più aziende cercano soluzioni per un riscaldamento moderno e sostenibile. Nel settore industriale come nel terziario si punta a soddisfare le esigenze legate al riscaldamento degli ambienti e alla produzione di acqua calda sanitaria (in casi particolari anche produzione di energia elettrica) sfruttando fonti di energia alternative. A tal proposito le caldaie a cippato rappresentano una scelta davvero conveniente: scopriamo insieme quanto possono farti risparmiare.

Tra le diverse tipologie di biomassa legnosa, il cippato sta registrando negli ultimi anni un successo crescente. Può essere ottenuto dalla macinazione degli scarti di lavorazione del legno vergine oppure da residui di utilizzazioni boschive.

Per un approvvigionamento diretto e veloce, il cippato può essere ricavato anche da piantagioni a rapido accrescimento che assicurano tempi di produzione ridotti rispetto alle altre tipologie di biomassa. Dal momento della semina, infatti, bastano 20 settimane perché la pianta sia pronta per il raccolto. Una volta raggiunti i 2 metri di lunghezza può essere tagliata e compressa all’interno della macchina.

Raccolto (ogni 3 anni) : 12t/ha x a = 5.000 lt equivalenti petrolio

Ciò che ne definisce la qualità, nonché il costo, è il tipo di materiale di partenza e l’articolazione del processo di produzione. A seconda del tipo di lavorazione a cui viene sottoposto, la norma UNI EN 14961-2 classifica il cippato in tre categorie:

  • Cippato A1: contenuto idrico inferiore al 25%, contenuto cenere inferiore al 1%. Valore indicativo di circa 120 €/t (IVA escl.)

  • Cippato A2: contenuto idrico inferiore al 35%, contenuto cenere inferiore al 1,5%. Valore indicativo di circa 85 €/t (IVA escl.)

  • Cippato B1 - B2: contenuto idrico fino al 60%, contenuto cenere inferiore al 3%. Valore indicativo di circa 55 €/t (IVA escl.)

Caldaie a biomassa: come funzionano?

Un impianto termico a biomassa legnosa è composto da:

  • un impianto di estrazione e trasporto del combustile dal silo di stoccaggio alla camera di combustione
  • un impianto di combustione (inclusi i dispositivi per l’alimentazione del combustibile e la rimozione delle ceneri)
  • un sistema di recupero del calore dei fumi (con eventuali enonomizzatori)
  • un impianto di estrazione, trattamento ed espulsione dei gas combusti dal camino 

Questo in linea generale, ma non tutte le caldaie sono uguali. L’ampia gamma di generatori Viessmann permette di studiare soluzioni personalizzate per ogni singolo cliente, in base a specifiche esigenze impiantistiche.

Nel caso delle caldaie a cippato si parla di generatori automatici a griglia fissa o a griglia mobile. Le griglie assicurano una migliore combustione, perché garantiscono un movimento costante al letto di braci e una facile rimozione delle ceneri.

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Quanto si risparmia con una caldaia a cippato?

La riqualificazione di un impianto di riscaldamento industriale con una nuova caldaia a cippato assicura notevoli vantaggi dal punto di vista tecnico:

  • elevato grado di rendimento (fino al 92%) e minime emissioni in fase di esercizio
  • scambiatore di calore a tre giri di fumo
  • ventilatore gas di scarico di grandi dimensioni, silenzioso e di lunga durata
  • accensione automatica e manutenzione facilitata (rimozione della cenere completamente automatica)
  • altezza di installazione ridotta, ideale per il risanamento di impianti esistenti
  • possibilità di integrazione nella gestione di accumulo

Il vantaggio principale, però, rimane il risparmio economico che una caldaia a biomassa di questo tipo può garantire alla tua azienda.

Prendiamo il caso dell’Hotel Palace di Bormio (SO). La struttura è costituita da 85 camere da letto, sala da pranzo, stube, salotto, suite, piscina coperta, centro wellness & beauty (sauna, idromassaggio e bagno turco). Di conseguenza i consumi energetici per assicurare il riscaldamento di tutti gli ambienti sono molto elevati.

Impianto termico esistente: caldaia a gasolio
Costi per combustibile: 134.000 €/anno

Per dare un taglio netto ai costi legati al riscaldamento si è deciso di sostituire il vecchio generatore a gasolio con una caldaia a biomassa Viessmann da 700 kW di potenza, completamente automatica a cippato “bagnato” fino a W60.

La biomassa legnosa ha permesso all’Hotel Palace di Bormio di garantire il comfort adeguato a tutta la struttura spendendo solo 45.000 €/anno per il riscaldamento, e riducendo notevolmente le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Risparmio ottenuto: 89.000 €/anno

Le fonti di energia alternativa come le biomasse sono quindi una soluzione più che conveniente per aumentare l’efficienza energetica della tua azienda, sia essa un albergo, una cantina vinicola o un’impresa del settore industriale.

Molte aziende hanno già riqualificato il vecchio impianto, installando un generatore di calore a biomassa. In questo modo, oltre a ridurre le spese energetiche e fare del bene all’ambiente, hanno potuto usufruire degli incentivi del Conto Termico 2.0 e recuperare fino al 65% dei costi sostenuti per la messa in esercizio.

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Vuoi sfruttare anche tu questa possibilità e riqualificare l’impianto termico per abbassare i costi energetici della tua azienda? Scarica la Guida gratuita e scopri quali sono le agevolazioni e gli incentivi statali/regionali previsti per quest’anno.

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