Aggiornamento Novembre 2024
Un sistema VRF è costituito da 4 componenti principali: unità esterna, unità interne, tubazioni in rame e sistemi di controllo.
Alle unità esterne possono essere collegate diverse tipologie di unità interne: a parete, a cassetta, canalizzate, a soffitto-pavimento o a colonna. Tutte queste soluzioni possono essere combinate tra loro in base alle esigenze strutturali e alla direzione che si vuol dare all’aria in uscita (verticale oppure orizzontale, in base alle necessità di installazione) e possono essere integrate con sistemi per il trattamento dell’aria così da assicurare maggior comfort e sanificazione degli ambienti.
L’utilizzo del gas refrigerante stesso quale vettore energetico differenzia i sistemi VRF da quelli idronici (dove lo scambio termico con l’aria avviene invece tramite l’acqua) e garantisce un’inerzia più bassa dell’impianto aumentando l’efficienza complessiva e limitando i danni correlati alle possibili perdite.
Ogni impianto VRF può essere gestito con facilità tramite sistemi di controllo a zona o centralizzati che consentono di settare la modalità (automatica, riscaldamento, raffrescamento, deumidificazione e ventilazione) e la temperatura desiderata e comandare contemporaneamente anche più unità interne.
La posa è semplice e rapida e consente di abbattere i costi di installazione e gli oneri relativi alle opere murarie.
Sul mercato sono disponibili due diverse tipologie di climatizzatori VRF: quelli comunemente chiamati “VRF in pompa di calore” e quelli indicati come “VRF a recupero di calore”. Entrambe le versioni funzionano come una pompa di calore (ossia recuperando energia termica dalla sorgente più fredda), ma la seconda aggiunge la possibilità di essere configurata con dispositivi per il recupero di calore.
come tutte le pompe di calore utilizzate per il condizionamento degli ambienti, possono riscaldare o raffrescare gli ambienti a seconda della stagione o della temperatura interna che si desidera ottenere semplicemente invertendo il ciclo di lavoro dell’unità esterna.
permettono di riscaldare e raffrescare contemporaneamente locali diversi. Il refrigerante può essere fatto evaporare per finalità di raffrescamento in alcune aree, mentre il calore può essere recuperato attraverso la condensazione per il riscaldamento contemporaneo di altri ambienti. Questa reversibilità e il recupero termico assicura un elevato risparmio energetico, che può arrivare fino al 30%.
La presenza di un compressore inverter che modula la portata di refrigerante che viene inviata alle unità interne aumenta ulteriormente l’efficienza del sistema. I VRF a recupero di calore sono particolarmente indicati per la climatizzazione di tutte quelle realtà che presentano esigenze termiche diversificate all’interno dello stesso stabile, come ad esempio strutture sanitarie come ospedali e RSA, hotel e centri benessere. (Per saperne di più leggi: “Guida all'efficienza energetica nelle RSA” e "Guida all'efficienza energetica nel settore alberghiero") e per edifici caratterizzati da ampie vetrate o con esposizione nord/sud.
In base alle necessità di climatizzazione è possibile individuare il sistema VRF più adatto alle proprie esigenze. Viessmann propone un’ intera gamma di climatizzatori VRF per soddisfare qualsiasi fabbisogno applicativo, con potenze che vanno dai 12 ai 200 kW e con la possibilità di collegare all’unità esterna diverse tipologie di unità interna e sistemi per il trattamento dell’aria.
Viessmann mette inoltre a disposizione un servizio pre-vendita qualificato, fondamentale per verificare le condizioni progettuali e di impianto e fornire i costruttivi termodinamici ed elettrici necessari a progettisti e installatori. Una volta installato l’impianto VRF è possibile contare su una rete di assistenza tecnica post-vendita altamente professionale e distribuita in maniera capillare su tutto il territorio.
I sistemi VRF possono essere applicati in molteplici situazioni ma sono particolarmente adatti per la climatizzazione invernale ed estiva di:
La differenza principale tra i sistemi VRV (Variable Refrigerant Volume) e VRF (Variable Refrigerant Flow) risiede essenzialmente nel nome, poiché entrambi i termini si riferiscono alla stessa tecnologia di climatizzazione. Il termine VRV è stato cognato dall'azienda che ha sviluppato la tecnologia, mentre VRF è un termine generico utilizzato nel settore per descrivere la stessa tecnologia. Entrambi i sistemi utilizzano un flusso di refrigerante variabile per adattare la capacità di riscaldamento o raffreddamento alle esigenze specifiche degli ambienti, garantendo così un'alta efficienza energetica e un comfort ottimale.
I sistemi VRF/VRV sono composti da un'unità esterna collegata a più unità interne, permettendo di controllare individualmente la temperatura in diverse zone di un edificio. Questa flessibilità e controllo preciso sono tra i maggiori vantaggi che rendono i sistemi VRF/VRV ideali per edifici commerciali e residenziali di grandi dimensioni.
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