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13 settembre 2019  |  a cura di Industriale Viessmann
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Incentivi fotovoltaico: come funziona il decreto FER1

13 settembre 2019
Normative e Agevolazioni, Fotovoltaico

Tutto quello che c’è da sapere sugli impianti fotovoltaici che hanno diritto ai nuovi incentivi (decreto FER1), su come accedervi e sul valore delle tariffe offerte.

Lo scorso 9 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale 185 il Decreto 4 luglio 2019, il cosiddetto FER1 che definisce i nuovi incentivi alla produzione elettrica da fonti rinnovabili “mature”, tra le quali il fotovoltaico (per un approfondimento sui vantaggi del fotovoltaico nelle aziende leggi la nostra GUIDA).
Vediamo nel dettaglio come funzionano gli incentivi.

Gli impianti fotovoltaici sono inseriti in due gruppi:

  • il Gruppo A comprende il fotovoltaico di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento, oltre all’eolico “on-shore";
  • il Gruppo A-2 comprende il fotovoltaico di nuova costruzione, installato in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell'eternit o dell'amianto.

Vi sono due meccanismi per l’assegnazione degli incentivi FER1:

  1. iscrizione ai “Registri” per impianti di potenza compresa tra 1 kW e 1 MW (per gli impianti fotovoltaici si parte da una potenza di 20 kW: fino a questa soglia, infatti, esiste già la detrazione fiscale del 50% per impianti domestici e condominiali).
    Possono essere iscritti ai Registri gli aggregati di più impianti di potenza unitaria superiore a 20 kW, purché la potenza complessiva dell'aggregato non superi 1 MW;
  2. partecipazione a procedure d'Asta al ribasso sulla tariffa incentivante per impianti di potenza maggiore o uguale a 1 MW. A parità di ribasso, vengono applicati ulteriori criteri di priorità. Possono partecipare alle Aste gli aggregati di più impianti di potenza superiore a 20 kW e inferiore o uguale a 500 kW, purché la potenza complessiva dell'aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.

In caso di interventi di potenziamento, la potenza da considerare corrisponde all'incremento di potenza a seguito dell'intervento.

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Per la posizione utile nelle graduatorie, viene data priorità a:

  • impianti realizzati su discariche, cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento e siti di interesse nazionale ai fini della bonifica;
  • impianti realizzati su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici, in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
  • tutti gli impianti connessi “in parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche, a condizione che la potenza complessiva di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW.

La potenza totale incentivabile è limitata a un tetto massimo di 8.000 MW per tutte le fonti rinnovabili elettriche (per conoscere tutti gli incentivi all’efficienza energetica per le aziende leggi la nostra "Guida 2019 agli incentivi per l'efficienza energetica").
In particolare, per il fotovoltaico si tratta di 800 MW per gli impianti che sostituiscono coperture e di altri 770 MW del Gruppo A nel caso di impianti che accedono ai Registri, oltre a 5500 MW, sempre in condivisione con l’eolico, per i grandi impianti.

Sono previsti sette bandi per l’iscrizione ai Registri e alle Aste, con le seguenti tempistiche:

bandi iscrizione registri e aste

Le richieste d’iscrizione ai Registri e alle Aste devono essere presentate attraverso il Portale FER-E (accessibile dall'Area Clienti del sito internet del GSE). Entro 90 giorni dalla chiusura di ogni singolo bando, il GSE pubblica le graduatorie per i rispettivi contingenti.

Va ricordato, però, che tutte le iscrizioni a Registri e Aste saranno sospese decorsi 30 giorni dal raggiungimento di un costo massimo degli incentivi per tutte le rinnovabili di 5,8 miliardi di euro all’anno.

Come si calcolano gli incentivi al fotovoltaico

Il sistema incentivante previsto dal Decreto FER 1 è alternativo al regime di Ritiro Dedicato e al regime di Scambio Sul Posto.
Gli incentivi sono riconosciuti all'energia elettrica prodotta netta immessa in rete dall'impianto, calcolata come minore valore tra la produzione netta (pari alla produzione lorda ridotta dei consumi dei servizi ausiliari, delle perdite di linea e di trasformazione) e l'energia elettrica effettivamente immessa in rete.
La durata dell’incentivo è calcolata sulla vita utile dell’impianto, a seconda della tecnologia.

Sono previste due tipologie di incentivi: una Tariffa incentivante Omnicomprensiva e un Incentivo.

Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 250 kW possono optare per l’una o per l’altra tipologia, mentre con potenza superiore a 250 kW è previsto esclusivamente l’Incentivo.

Nel caso di Tariffa omnicomprensiva, il corrispettivo erogato comprende la remunerazione dell’energia prodotta e immessa in rete che viene ritirata dal GSE; nel caso di Incentivo, l’energia resta invece nella disponibilità del produttore.

Per quantificare, in concreto, le remunerazione al kWh cui si ha diritto con la Tariffa Onnicomprensiva e con l’Incentivo bisogna tenere conto di tre definizioni:
  • Tariffa di Riferimento, determinata in funzione della fonte e tipologia dell’impianto e della potenza;
  • Tariffa Offerta dal gestore dell’impianto, ottenuta applicando alla Tariffa di Riferimento le eventuali riduzioni per beneficiare dei criteri di priorità; per le Aste, la riduzione non deve essere superiore al 70%, e non inferiore al 2%. Anche per i Registri, per salire nel ranking è possibile proporre una percentuale di riduzione rispetto alla tariffa di riferimento, non superiore al 30%.
  • Tariffa Spettante, ossia l’incentivo che effettivamente viene riconosciuto, calcolata applicando alla Tariffa Offerta ulteriori riduzioni previste dal D.M. 04/07/2019  (per esempio, viene dedotto l’1% l’anno a partire da 15 mesi dopo la comunicazione di esito positivo delle procedure di Asta e Registro fino all’entrata in esercizio dell’impianto).

La Tariffa Onnicomprensiva corrisponde alla Tariffa Spettante, mentre nel caso dell’Incentivo bisogna sottrarre alla Tariffa Spettante il prezzo zonale orario dell’energia elettrica.
In questo caso, però, il produttore potrà anche valorizzare l’energia prodotta vendendola sul mercato (perché non viene ceduta al GSE). Come si vede nella tabella, la tariffa di Riferimento varia da 70 a 105 euro/MWh a seconda del tipo e della dimensione dell’impianto.

incentivi_decreto_FER_1

Sono previsti inoltre due premi, cumulabili:

  • il primo (12 euro/MWh) riguarda tutta l’energia prodotta dagli impianti realizzati in sostituzione di coperture in amianto;
  • il secondo (10 euro/MWh) è riconosciuto alla quota di produzione netta consumata in sito da impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, ma a patto che venga consumato almeno il 40% dell’energia elettrica netta prodotta.

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