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4 maggio 2020  |  a cura di Industriale Viessmann  |  condividi con

Altri 16 milioni di euro per l’efficienza energetica delle imprese piemontesi

4 maggio 2020
Finanziamenti, Incentivi

Finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per le imprese del Piemonte che presentano progetti di efficientamento e di impianti a fonti rinnovabili. Incentivati anche gli impianti CAR.

La Regione Piemonte lo scorso 23 marzo ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di accesso al bando per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili nelle imprese previsto all’interno del Programma Operativo Regionale, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) per il periodo 2014-2020. Questa nuova tornata del finanziamento mette a disposizione oltre 16 milioni di euro (16.287.583 per la precisione). Comprendendo anche gli stanziamenti degli anni scorsi, il totale messo a disposizione per le imprese piemontesi arriva così a quasi 96 milioni di euro.

Chi può accedere al Bando per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili

Possono accedere al Bando della Regione Piemonte le seguenti tipologie di realtà con sede o sito produttivo in Piemonte, in forma di consorzio, impresa o professionista, cooperativa, nei settori industria, turismo, commercio, costruzioni, audiovisivo, servizi, ICT, trasporti, energia, sanità, cultura, farmaceutico, alimentare:
  • PMI non energivore, comprese le micro imprese, piccole imprese e medie imprese;
  • grandi imprese e PMI energivore.

Per le PMI non energivore l’importo minimo dell’investimento deve essere pari a 50.000 euro, con un massimo di 3 milioni di euro.
Per le PMI energivore e per le grandi imprese, invece, l’importo minimo dell’investimento deve essere pari a 100.000 euro, con un massimo di 5 milioni di euro. In entrambi i casi, resta valido il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato.

L'incentivazione copre fino al 100% dei costi dell'investimento ed è erogata in parte come finanziamento e in parte come contributo a fondo perduto, in questo modo:

  • finanziamento pari almeno all’80% dei costi ammissibili del progetto, erogato per il 75% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (almeno il 25%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% dei costi ammissibili, con il limite di 500.000 euro nel caso di interventi proposti da grandi imprese e PMI energivore e di 300.000 euro per le altre tipologie di impresa.

Se l’azienda è dotata del rating di legalità attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (un rating nato nel 2012 per promuovere comportamenti etici da parte delle imprese), il prestito potrà beneficiare di un premio del 5% per quanto riguarda i fondi regionali a tasso zero.

I soggetti che intendono accedere all’agevolazione devono presentare domanda di contributo prima dell’avvio dei lavori relativi all’investimento, mentre il termine per realizzazione degli interventi è di 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

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Quali interventi sono ammissibili

Innanzitutto, è importante precisare che gli interventi finanziabili devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla Diagnosi Energetica eseguita secondo le specifiche del D.Lgs. 102/2014. La Diagnosi, quindi, è un requisito preliminare.
Relativamente all’efficientamento energetico possono partecipare al Bando i seguenti interventi:
    • installazione di impianti di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR);
    • interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, con lo scopo di ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale determinando un significativo risparmio annuo di energia;
    • interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;
    • sostituzione di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
    • installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza.

Per quanto riguarda, in particolare, l’installazione di impianti rinnovabili, sono ammissibili solamente impianti la cui energia prodotta sia interamente destinata all’autoconsumo nel sito.

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