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Incentivi per il fotovoltaico nelle imprese del Sud Italia
15 dicembre 2025  |  a cura di Industriale Viessmann
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Incentivi per il fotovoltaico nelle imprese del Sud Italia

15 dicembre 2025
Agevolazioni Fiscali Efficientamento, Agevolazioni fiscali

Fino al 3 marzo 2026 le imprese del Sud Italia e delle Isole maggiori possono richiedere un contributo a fondo perduto per l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e accumuli elettrici destinati all’autoconsumo. I contributi possono arrivare fino al 65% dei costi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.


INDICE:

1. In cosa consiste il bando fotovoltaico per il Sud?

2. Quali imprese possono accedere alle agevolazioni?

3. Quali sono i progetti incentivabili?

4. In cosa consiste l’incentivo?

5. Come viene erogato il contributo?

6. Quali spese sono ammissibili?

7. Quando e come presentare domanda?

In cosa consiste il bando fotovoltaico per il Sud?

Le imprese del Mezzogiorno hanno l’opportunità di investire in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in autoconsumo (fotovoltaico e termo-fotovoltaico) risparmiando notevolmente sui costi dei progetti, grazie ai nuovi incentivi stanziati dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Il nuovo bando aperto il 3 dicembre scorso e attivo fino al 3 marzo 2026, infatti, mette a disposizione in totale 262 milioni di euro nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 (PN RIC Fotovoltaico SUD), con lo scopo di sostenere la competitività e favorire la transizione energetica delle imprese del Sud Italia.
Il 60% della cifra complessiva è destinato alle PMI e, all’interno di questa quota, il 25% è riservato alle piccole imprese.
La domanda di accesso al bando deve essere presentata esclusivamente attraverso la specifica piattaforma informatica del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

PMI italiane -emissioni CO2

 

Quali imprese possono accedere alle agevolazioni?

Possono accedere al nuovo incentivo per le rinnovabili tutte le tipologie di impresa di qualsiasi dimensione, incluse le reti di imprese dotate di soggettività giuridica, regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese e con almeno un bilancio depositato. Sono esclusi, però, alcuni settori, in particolare il settore carbonifero, della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura

Le imprese devono avere nella propria disponibilità una unità produttiva in aree classificate come aree industriali, artigianali o produttive situate in Comuni con più di 5.000 abitanti nelle seguenti Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

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Quali sono i progetti incentivabili?

Possono essere ammessi al bando PN RIC Fotovoltaico SUD progetti che prevedono la realizzazione o il potenziamento di impianti esistenti, tutti in autoconsumo, realizzati sulla copertura dell'unità produttiva o di strutture pertinenziali (anche nuove). Per ogni unità produttiva è possibile presentare una sola richiesta di accesso all’agevolazione. Sono incentivati queste tecnologie:

La potenza del nuovo impianto (o della nuova sezione di potenziamento) deve essere compresa tra 10 kW e 1 MW. I sistemi di accumulo, inoltre, sono ammessi a condizione che:

  • la capacità di stoccaggio sia dimensionata in modo da garantire che la percentuale di energia autoconsumata non superi il 90% del totale dell’energia prodotta, su base annua;
  • il sistema di accumulo assorba, sempre su base annua, almeno il 75% della sua energia dall'impianto di produzione da fonti rinnovabili a cui è collegato.

Gli investimenti per la realizzazione degli impianti devono iniziare dopo l'invio della richiesta di contributo al GSE e terminare entro 18 mesi dalla data in cui il MASE comunica l'Atto di Concessione. L'ultimazione dell'investimento coincide con l'entrata in esercizio dell'impianto.

Fotovoltaico aziendale

 

In cosa consiste l’incentivo?

L’incentivo è erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, con una percentuale rispetto ai costi complessivi che varia rispetto al tipo di intervento e alle dimensioni dell’impresa. Esistono inoltre alcune maggiorazioni che incrementano la percentuale del contributo base.

Ecco le percentuali di contributo base per il fotovoltaico a seconda delle dimensioni aziendali:

  • grande impresa: 38%
  • media impresa: 48%
  • piccola impresa 58%

Le premialità aggiuntive prevedono un aumento del 2% per le imprese in possesso della certificazione ISO 50001 e per i progetti che utilizzano moduli iscritti al registro Enea classe A; se i moduli appartengono alla classe B e C del registro Enea, il premio è del 5%.

Considerando il livello massimo di premialità ottenibile (con ISO 50001 e moduli classe B o C), una piccola impresa può arrivare a un contributo che copre il 65% dei costi totali, mentre una grande impresa raggiunge il 45%.

Queste le percentuali di contributo base per i sistemi di accumulo:

  • grande impresa: 28%
  • media impresa: 38%
  • piccola impresa 48%

Le imprese dotate di sistema di certificazione ISO 50001 hanno diritto a una premialità del 2% in più per i sistemi di accumulo.

L’energia prodotta in eccesso e non autoconsumata dovrà essere ceduta gratuitamente al GSE per un periodo di 20 anni: concorrerà ad alimentare il fondo per il Reddito Energetico, la misura del MASE che finanzia l’installazione di impianti fotovoltaici per i nuclei familiari in condizione di disagio economico. In caso di potenziamento di un impianto fotovoltaico, il GSE ritirerà gratuitamente la sola energia immessa in rete dalla nuova sezione.

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Come viene erogato il contributo?

L'erogazione del contributo a fondo perduto può avvenire secondo due modalità alternative.

La prima prevede un acconto fino al massimo del 30% del valore del contributo (previa concessione di fideiussione bancaria o assicurativa nei confronti del GSE) e un successivo saldo finale, da richiedere entro 90 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

La seconda modalità prevede invece un SAL (Stato avanzamento lavori) intermedio al raggiungimento del 50% dei costi ammissibili, seguito sempre da un saldo finale da richiedere entro 90 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

L’incentivo è cumulabile con altre agevolazioni, sempre che queste non siano considerate aiuti di Stato (ad esempio è cumulabile con il Conto Termico).

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Quali spese sono ammissibili?

I costi ammissibili all’incentivo riguardano la completa installazione degli impianti. Nel dettaglio, sono compresi i costi per:

  • acquisto, trasporto e installazione degli impianti fotovoltaici e degli eventuali sistemi di accumulo e dei vari componenti dell’impianto;
  • opere civili strettamente necessarie;
  • connessione alla rete elettrica;
  • messa in esercizio.

I beni devono essere nuovi di fabbrica e i pagamenti devono avvenire con strumenti tracciabili.

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Quando e come presentare domanda?

Le domande di agevolazione possono essere presentate accedendo, previa autenticazione, al Portale PNRIC-FTV presente tra i servizi dell'Area Clienti del GSE  fino alle ore 10 del 3 marzo 2026.

Una volta chiuso lo sportello, il MASE e il GSE valuteranno le istanze presentate e inserite in graduatoria in base a una specifico punteggio. I provvedimenti conclusi (concessione ed eventuali esclusioni) saranno comunicati direttamente dal MASE.

Tra la documentazione da presentare per l’accesso al contributo rientrano una relazione tecnica asseverata e un’asseverazione dei dati di bilancio della società.

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