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15 gennaio 2021  |  a cura di Industriale Viessmann
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Quanti sono gli Energy Manager nelle imprese italiane?

15 gennaio 2021
Efficienza Energetica

Continua lenta ma costante la crescita delle nomine, sia obbligate che volontarie: secondo l’ultimo rapporto della FIRE sono 2.391 in totale gli Energy Manager Italiani, l’11% in più in sei anni. La Pubblica Amministrazione si conferma inadempiente.

Gestire tutti gli aspetti legati all’approvvigionamento energetico e al consumo intelligente di energia in un’amministrazione pubblica o in un’impresa, specialmente se industriale, è un’attività complessa. Bisogna trovare il migliore bilanciamento possibile tra il risparmio economico e il contenimento dei consumi, la sicurezza energetica, l’eventuale auto-produzione, l’integrazione delle fonti rinnovabili e, non ultimo, la sostenibilità ambientale. Bisogna ottenere dai propri fornitori le condizioni contrattuali migliori, ma bisogna soprattutto conoscere le tecnologie capaci di portare innovazione implementando concretamente l’efficienza.

È per questi motivi che per la gestione dell’energia nelle imprese e nella PA è necessaria una figura dedicata chiamata Energy Manager: un profilo che dovrebbe essere sempre di alto livello, con competenze diversificate e trasversali all’azienda (manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione). Proprio queste competenze fanno parte del bagaglio degli EGE (Esperti in Gestione dell’Energia) certificati UNI CEI 11339, definiti nel D. Lgs. 115/2008 come soggetti che hanno “le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente”.
E per questi motivi sarebbe auspicabile che almeno nelle piccole e medie organizzazioni, dove spesso non esiste un intero team dedicato alla gestione dell’energia, l’Energy Manager nominato fosse anche un EGE.

Quanti Energy Manager esistono in Italia?

Scopriamolo grazie ai dati dell’ultimo rapporto sugli Energy Manager stilato dalla FIRE, Federazione Italiana per l’Uso Razionale dell’Energia.

L’Energy manager è un soggetto che deve essere nominato obbligatoriamente (Legge 10/91) da aziende con caratteristiche specifiche per quanto riguarda i consumi:

  • realtà industriali con consumi di energia superiori a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio;
  • realtà operanti nei settori civile, terziario e dei trasporti con consumi superiori a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio.

Oltre a questi “soggetti obbligati” (per sapere di più leggi anche "Obbligo dell’Energy Manager in azienda: cosa sapere"), esistono inoltre Energy Manager nominati volontariamente dalle aziende, che ci danno la misura di quanta propensione esista verso un uso consapevole dell’energia indipendentemente dagli obblighi.
Un Energy manager nominato può essere sia un dipendente interno all’azienda sia un consulente esterno.

Nel 2019 (anno dell’ultima analisi della FIRE) in Italia ci sono state 2.391 nomine, delle quali 1.633 effettuate da soggetti obbligati e 758 da soggetti non obbligati: significa un + 11% registrato dal 2014 ad oggi.

Non si tratta di grandi trend di crescita (circa il 3% dal 2018 al 2019), ma la tendenza è comunque costante. Tra le nomine dei soggetti obbligati domina il settore del terziario (commercio, immobili e servizi), con 508 Energy Manager nominati nel 2019 a fronte dei 368 del 2014, corrispondenti a una crescita del 38% in sei anni. Seguono le attività industriali con 453 nomine, i trasporti con 326, il settore delle forniture e dei servizi energetici con 166 professionisti e, infine la Pubblica amministrazione con 134 Energy Manager nominati.
A proposito della PA, purtroppo, va segnalato che permane la pessima abitudine da parte di molte amministrazioni di non provvedere alla nomina dell’Energy Manager nonostante l’obbligo, “perdendo così l’occasione di partecipare più attivamente ed efficacemente alla decarbonizzazione dell’economia: la presenza di un energy manager competente e qualificato gioverebbe senz’altro al bilancio energetico ed economico di queste strutture pubbliche”, sottolinea la stessa FIRE.

Per quanto riguarda i soggetti volontari, è interessante notare come tra le 758 nomine notali, la maggior parte (347) sia avvenuta nel settore industriale, che è anche quello dove le nomine sono cresciute in assoluto di più dal 2003 ad oggi (si veda il grafico).

Energy Manager 2003-2019

Quanti Energy Manager sono anche Esperti in Gestione dell’Energia?

Dalle analisi della FIRE, emerge che su 1.587 Energy Manager interni alle aziende, 292 sono certificati come Esperti in Gestione dell’Energia, mentre per quanto riguarda le 804 nomine in qualità di consulente esterno ne risultano 548.
Gli Energy Manager consulenti esterni certificati sono quindi il 71% del totale, contro il 18% nel caso degli interni: anche su questo fronte, quindi, si potrebbe probabilmente fare di più.

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