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3 ottobre 2019  |  a cura di Industriale Viessmann
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Aumentano gli Energy Manager nelle imprese italiane

3 ottobre 2019
Energy Manager, News

L’ultimo Rapporto della FIRE sugli Energy Manager segnala un costante incremento di nomine negli ultimi 5 anni: nel 2018 sono 2.353, di cui 764 volontarie.

Il tema dell’efficienza energetica sta entrando gradualmente nel “Dna” delle imprese italiane, testimoniando un’attenzione sempre maggiore per la sostenibilità ambientale, da un lato, e per l’ottimizzazione dei costi dall’altro.
Lo confermano i dati dell’ultimo “Rapporto sugli Energy Manager in Italia - Indagine, evoluzione del ruolo e statistiche” realizzato dalla FIRE (Federazione Italiana per l’Uso Razionale dell’Eergia), presentato recentemente presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il numero degli Energy Manager nominati in Italia, infatti, è in lento, ma costante, aumento.
Dal 2014 al 2018, anno cui si riferisce il Rapporto, la cifra complessiva, tra nomine effettuate da soggetti obbligati (le realtà che per legge devono provvedere alla nomina) e nomine effettuate da soggetti volontari, è passata da 2.103 a 2.353, con un aumento del 12% circa in 5 anni.
Negli ultimi 15 anni la progressione delle nomine non è stata costante, ma l’andamento generale e, in particolare, quello degli ultimi anni è senz’altro positivo, come si vede nel grafico della FIRE che riportiamo qui sotto.

Grafico rapporto Energy Manager

Delle 2.353 nomine comunicate alla FIRE nel 2018 (concentrate prevalentemente in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto), 1.589 sono state effettuate da soggetti obbligati e le restanti 764 sono volontarie: questo dato, che corrisponde 32% del totale, è particolarmente indicativo circa la maggiore sensibilità verso la gestione consapevole dell’energia, una strada che viene dunque perseguita anche a prescindere dall’obbligo di legge.

Un altro dato del Rapporto che conferma il trend positivo è relativo alla maggiore tendenza, da parte delle imprese, a nominare Energy Manager competenti, in particolare quando si ricorre a contratti di consulenza per ricoprire questo ruolo: se nel caso di Energy Manager interni all’azienda (sono 1.613) quelli che hanno conseguito la certificazione in Esperto in Gestione dell’Energia rappresentano il 18%, quando si tratta di consulenti esterni gli esperti certificati sono il 71%.

Inoltre, tra tutte le realtà che hanno nominato l’Energy Manager, 250 sono in possesso della certificazione ISO 50001 per il sistema di gestione dell’energia, con un aumento di ben 24 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Questo incremento si è verificato in tutti i settori, ma in particolare in quello civile, che ha visto aumentare del 50% le realtà certificate. L’adozione di un sistema di gestione dell’energia conforme allo standard ISO 50001 è in grado di portare considerevoli benefici energetici soprattutto nelle realtà medio grandi, sia industriali che del terziario: secondo un’indagine della Fire si determina un risparmio sui consumi del 5% e un miglioramento continuo delle performance energetiche.

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Le nomine degli Energy manager per settore

Per quanto riguarda i settori di attività, la classifica delle nomine nel 2018 è dominata da:
  • terziario (commercio, immobili, servizi) che ha effettuato 483 nomine;
  • industria con 432 nomine;
  • trasporti 323 nomine;
  • agricoltura 42 nomine.

Degno di nota l'alto numero di soggetti volontari che hanno provveduto alla nomina sia nell’agricoltura (sono 35 nomine contro 42 dei soggetti obbligati) che ne che nelle attività industriali (354 contro 446), mentre nei trasporti e nel terziario le nomine sono state effettuate per la maggior parte dai soggetti obbligati.

La Pubblica Amministrazione continua a mostrarsi in ritardo e merita un discorso a parte, perché oltre a presentare numeri assoluti insufficienti (129 nomine effettuate lo scorso anno), ha l’aggravante che il numero di Energy Manager è calato rispetto al 2017.
Il tasso di nomine da parte delle Regioni è pari al 35% del totale, mentre per le Province si scende al 20%; inoltre, meno della metà delle città metropolitane ha inviato la nomina, e i capoluoghi di provincia che hanno nominato un Energy Manager sono solo 31 su 116.

Per saperne di più leggi:  GUIDA ALLA SOPRAVVIVENZA ENERGETICA DELLE AZIENDE

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