Viessmann
8 luglio 2020  |  a cura di Industriale Viessmann  |  condividi con

PA, c’è tempo fino al 21 settembre per chiedere il finanziamento del PREPAC

8 luglio 2020
Pubblica Amministrazione

Prorogata la scadenza per presentare i progetti di efficientamento energetico degli edifici della PA centrale. Tra gli interventi finanziabili, caldaie a condensazione e a biomassa, pompe di calore, impianti di cogenerazione.

La Pubblica Amministrazione centrale ha la possibilità di presentare fino al prossimo 21 settembre le proposte per accedere ai finanziamenti gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico per il miglioramento della prestazione energetica dei propri immobili (programma PREPAC).

A causa degli effetti sul tessuto economico nazionale dell’emergenza Coronavirus, infatti, il Ministero ha comunicato con un avviso del 15 giugno la proroga della scadenza, originariamente prevista per il 30 dello stesso mese.

Il PREPAC è il Programma di Riqualificazione Energetica della Pubblica Amministrazione Centrale definito dal Decreto Ministeriale del 16 settembre 2016. Ha l'obiettivo di contribuire alla riqualificazione energetica di almeno il 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata del patrimonio edilizio pubblico (dovrebbe consentire di riqualificare una superficie complessiva di circa 1,9 milioni di metri quadri) con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica Italiani per il 2020 stabiliti in sede europea. Le risorse totali disponibili sono pari a 355 milioni di euro nel periodo 2014-2020.

I progetti finanziabili all’interno del PREPAC devono riguardare edifici di proprietà e in uso della Pubblica Amministrazione, inclusi gli immobili periferici, inseriti nel portale IPer dell'Agenzia del Demanio. Si tratta di un’ampia platea di immobili composta da caserme, questure, ospedali, biblioteche, sedi di enti e istituzioni, carceri e altro ancora, caratterizzati spesso da basse classi di efficienza energetica e dalla presenza di impianti termici obsoleti.

Le proposte di intervento sono ammesse al finanziamento secondo l’ordine riportato in una apposita graduatoria annuale del Ministero. Lo scorso anno sono state finanziate 46 proposte progettuali relative al 2018 per un ammontare complessivo di quasi 97 milioni di euro.

Viene finanziato fino al 100% della spesa rimasta a carico dell’Amministrazione, nei limiti delle risorse annualmente disponibili e tenendo conto di eventuali cofinanziamenti. Sono ammissibili al finanziamento le spese, comprensive di IVA, strettamente connesse alla realizzazione degli interventi di efficienza energetica.

In particolare, sono ammissibili le spese per la fornitura e la messa in opera del materiale, degli impianti e dei dispositivi per il monitoraggio, comprese le relative opere edili; la demolizione e ricostruzione degli elementi costruttivi, nonché lo smontaggio e la dismissione degli impianti esistenti; le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi, per la redazione dell’attestato di prestazione energetica APE, nonché di diagnosi energetiche; la cantierizzazione, gli oneri per la sicurezza, il collaudo.

Sono ammissibili anche programmi di formazione e informazione sulle norme comportamentali per il risparmio energetico rivolti agli utilizzatori degli immobili, fino a un massimo del 5% dell’importo totale del progetto.

Ecco l’elenco degli interventi della PA centrale ammissibili al finanziamento PREPAC:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato (isolamento dell'involucro edilizio);
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da est-sud-est a ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore, elettrica o a gas, utilizzanti come fonte primaria energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati a biomassa;
  • installazione di impianti di cogenerazione o trigenerazione;
  • installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
  • riqualificazione degli impianti di illuminazione;
  • installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
  • installazione di sistemi BACS (Building and Automation Control System) per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell'edificio e degli impianti termici anche unitamente a sistemi per il monitoraggio della prestazione energetica.

Gli interventi possono essere singoli, combinati e/o compresi in progetti di riqualificazione più estesi, devono essere quelli indicati nell’APE (Attestato di Prestazione Energetica) ante operam o, in alternativa, nella Diagnosi Energetica preliminare.

Ad alcuni progetti, definiti “esemplari” perché consentono risparmi di energia primaria di almeno il 50% rispetto ai consumi precedenti, viene riconosciuta priorità di finanziamento nella graduatoria del MISE.

New call-to-action

E' stato interessante?

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi i nuovi articoli