Investire in tecnologie evolute permette alle imprese di fare efficienza energetica e abbassare i costi. Ecco a cosa devi pensare per contrastare il caro energia.
AGGIORNAMENTO 28 GENNAIO 2022
I consumi delle imprese sono caratterizzati da profili molto diversi a seconda dell’attività svolta. Tutte, però, possono decidere di implementare soluzioni per fare efficienza energetica ottenendo importanti benefici che non si riducono al mero risparmio economico. Non dimentichiamo, infatti, che gli effetti benefici dell’efficienza sono davvero molti e vanno dall’aumento della competitività, alla riduzione dell’impatto ambientale, fino al miglioramento della brand reputation.
Con i prezzi del gas e dell’elettricità alle stelle, però, la voce “risparmio” è quella che oggi alle imprese è più cara. Per tutti gli interventi di efficienza, per fortuna, sono utilizzabili incentivi economici (leggi anche la nostra ultima Guida Incentivi per l’efficienza energetica); inoltre, a volte gli interventi sono davvero poco onerosi, oppure si tratta di buone prassi da poter adottare a costo zero.
Nel post Best practice per piccoli interventi di efficienza energetica vi indichiamo 11 semplici domande dalle quali potete partire per fare un’auto-valutazione energetica della vostra azienda.
Per comprendere dove intervenire davvero, è comunque sempre consigliabile fare una Diagnosi Energetica (o audit energetico) che evidenzi i consumi principali e li metta in relazione con i processi aziendali. Una volta effettuata la Diagnosi e la valutazione dei costi/benefici, si procede con l’adozione delle soluzioni tecnologiche idonee a rispondere alle esigenze individuate.
Ecco le principali soluzioni per incrementare l’efficienza energetica nelle imprese, per auto-produrre energia e sfruttare le fonti rinnovabili.
1. Soluzioni per l’efficienza nel riscaldamento dei locali e nei processi industriali
- Caldaie industriali e generatori di vapore efficienti: si tratta di impianti a media e alta pressione che servono per svariati processi industriali in diversi settori, per la produzione di acqua calda, di acqua surriscaldata o di vapore. La scelta delle più innovative tecnologie, la dotazione di accessori per il recupero del calore e il corretto dimensionamento dell’impianto concorrono ad aumentare nettamente l’efficienza dei generatori e a ridurre i costi. Le caldaie industriali consentono di utilizzare diversi combustibili, tra cui le biomasse legnose, fonti rinnovabili che possono ridurre ulteriormente i costi energetici.
- Pompe di calore: le pompe di calore sono una soluzione particolarmente efficiente per riscaldare e raffrescare gli ambienti: se nelle caldaie tradizionali il rapporto tra energia immessa e in uscita (calore) è al massimo uguale a 1, nelle pompe di calore il rapporto è superiore a 3. Si tratta, quindi, di una tecnologia che consente di produrre più energia di quanta ne consuma. Il ciclo termodinamico su cui si basano trasferisce calore da una sorgente rinnovabile fredda (acqua o aria) ad una più calda, utilizzando come fonte energetica elettricità. Il loro utilizzo, quindi, è vantaggioso dal punto di vista economico e ambientale. Le versioni VRF delle pompe di calore adottano una tecnologia innovativa che consente un ulteriore risparmio e maggiore flessibilità di installazione.
- Caldaie a condensazione: sfruttano il calore dei fumi di scarico per aumentare il rendimento del sistema, riducendo il consumo di combustibile (gas) e le emissioni inquinanti rispetto alle caldaie tradizionali. I vantaggi economici sono particolarmente evidenti se si devono riscaldare grandi ambienti e se il riscaldamento resta acceso in modo costante a basse temperature. Esistono caldaie a basamento di grande potenza oppure sistemi modulari adatti a spazi commerciali, agli uffici e al settore servizi in generale.
2. Autoproduzione di energia con la co-trigenerazione
La produzione combinata diverse tipologie di energia utile (da auto-consumare) mediante uno stesso impianto aumenta notevolmente l’efficienza di utilizzo del combustibile, riducendo i costi energetici (per sapere di più leggi la nostra Guida alla Cogenerazione nelle imprese).
Esistono due tipologie di impianti che le aziende possono utilizzare per l’auto-produzione combinata:
- impianti di cogenerazione (a gas, gasolio o biomasse), per la produzione contemporanea di energia elettrica e calore (acqua calda/vapore)
- impianti di trigenerazione, per la produzione contemporanea di energia elettrica, acqua calda/vapore e acqua refrigerata (per il condizionamento o i processi industriali).
In un impianto di cogenerazione il calore generato per la produzione di elettricità viene in gran parte recuperato e riutilizzato per processi o riscaldamento ambienti, con prestazioni complessive del sistema che possono arrivare al 90%. Il trigeneratore è costituito da un sistema di cogenerazione combinato con un gruppo frigo ad assorbimento, che trasforma parte del calore generato nel processo in freddo. Un impianto di cogenerazione è particolarmente indicato nelle imprese caratterizzate da consumi costanti e contemporanei di elettricità e calore; per ottenere la massima efficienza il cogeneratore va correttamente dimensionato.
3. Soluzioni per ridurre i consumi di energia elettrica
- Impianti fotovoltaici: l’installazione di impianti fotovoltaici in ambito industriale, tipicamente sui tetti dei capannoni, è una forma di autoproduzione che consente di ridurre i costi di approvvigionamento di energia elettrica e introduce una fonte di energia rinnovabile e al 100% pulita (si veda in proposito l'articolo: "Perché conviene investire nel fotovoltaico aziendale"). Oggi i costi degli impianti si sono ridotti molto rispetto a qualche anno fa, facendo dell’autoconsumo un’opportunità da prendere in considerazione. Se non si auto-consuma tutta l’elettricità prodotta, si può cedere quella in eccesso tramite lo scambio sul posto o il ritiro dedicato.