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29 marzo 2017  |  a cura di Industriale Viessmann  |  condividi con

Azienda vinicola e riscaldamento: cosa sapere per risparmiare

29 marzo 2017
Food&Beverage, Vitivinicolo

La viticoltura e la produzione di vino rappresentano un’attività molto importante per il settore dell’industria agro-alimentare. Per ottenere il massimo dalla produzione e ridurre i costi, sempre più aziende vinicole stanno efficientando i propri impianti di riscaldamento. Proprio per tali ragioni e per l'esigenze di garantire la stabilità biologica e fisico-chimica del vino, molte cantine sono state portate a utilizzare soluzioni innovative per il riscaldamento tecnologico e degli ambienti.

Il consumo energetico per la produzione vinicola nell’Unione Europea è attorno ai 1.750 milioni di kWh l’anno, motivo per cui le cantine vinicole rientrano perfettamente tra le aziende definite “energivore”. A livello italiano questo valore si aggira attorno ai 500 milioni di kWh.

Per ottimizzare i processi di produzione del vino e migliorare l'efficienza energetica degli impianti sono diverse le risorse disponibili da adottare all’interno della cantina. Per esempio, a oggi in una cantina di vinificazione standard le spese per la produzione di vino rosso non invecchiato si suddividono in questo modo:


Analisi Energetica delle Aziende Vinicole

Produzione media annua

30.000 hl

Consumo medio di energia elettrica

11 kWh per hl di vino

Rapporto tra consumo di energia termica e produzione

1 kWh per hl di vino

Percentuale di costi attribuiti all’uso di elettricità

95%

Percentuale di costi per energia termica

5%

Fonte: Manuale sull’efficienza energetica nelle aziende vinicole Tesla, Intelligent Energy Europe - Autori: Joaquín Fuentes-Pila e José Luis García; UPM, Università Politecnica di Madrid Co-autori: CIRCE, UÉvora, ENEA e Tecaliman, ed include informazioni fornite da Spanish Co-ops, CoopdeFrance, CONFAGRI e Legacoop Agro.

Per migliorare l’efficienza energetica possiamo intervenire direttamente su due aspetti:

In sequenza è consigliabile agire su:

  • Sistemi di ventilazione intelligente con recupero energia altrimenti dispersa
  • Qualità dei materiali di isolamento per limitare le dispersioni termiche verso l’ambiente esterno
  • Gestione “smart” dell’edificio inserendo sistemi di controllo elettronici automatici

Gli inverter, ad esempio, possono essere installati su qualsiasi motore elettrico e servono a ridurre il consumo di energia elettrica adattando il consumo reale ai fabbisogni effettivi. Anche l’isolamento dei tubi e delle valvole è fondamentale per evitare dispersioni di energia.

Per quanto riguarda, invece, la tipologia degli impianti, è preferibile orientarsi su sistemi che utilizzano fluidi a bassa temperatura per il riscaldamento e il raffrescamento. L’abbinamento ideale oggi è costituito dalla combinazione tra sistemi a energia fossile con sistemi funzionanti a energia da fonti rinnovabili: sistemi e impianti definiti ibridi.

[CASE HISTORY] L’azienda vinicola Tommasi ha saputo efficientare al meglio il proprio impianto di riscaldamento

La sede di Tommasi Vini si trova a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella classica con vigneti che si estendono su 135 ettari nelle zone DOC della provincia di Verona e su 66 ettari nella Maremma Toscana. L’impianto installato nella sede è composto da un sistema modulare con due caldaie in cascata abbinato al solare termico per il riscaldamento degli uffici e la produzione di acqua calda sanitaria ad alta temperatura (70°) per il lavaggio quotidiano delle attrezzature per la vinificazione.

Per le Cantine Tommasi il nuovo impianto doveva soddisfare due necessità:

  • Sostenibilità
  • Riduzione dei costi notevoli

Nel dettaglio, l’impianto installato risulta essere composto da 2 caldaie murali a gas a condensazione Vitodens 200-W, ognuna con potenza pari a 105 kW, installate a cascata. Per l’impianto solare termico, invece, sono presenti dei pannelli solari piani Vitosol 200-F.

Per l’azienda l’integrazione del solare termico ha generato un vantaggio anche in inverno, perché l’acqua in stoccaggio è sempre preriscaldata. Per i proprietari la riqualificazione del vecchio impianto, avvenuta in una settimana, ha portato beneficio anche in termini di spazio, poiché la nuova centrale termica ha dimensioni molto più ridotte. Inoltre, l’installazione di soluzioni innovative per la propria centrale, ha fatto si che la Cantina Tommasi sia in grado di avere un controllo costante sull’andamento dei consumi (non solo perché le performance sono monitorate a distanza anche dai tecnici Viessmann).

Vuoi capire nel dettagli quanto realizzato per le Cantine Tommasi? Guarda l'intervista realizzata da Viessmann a Giancarlo Tommasi (Enologo e Proprietario delle Cantine Tommasi), che spiegherà la sua scelta assieme all'impiantista Luciano Chiesini. Clicca qui sotto per vedere il video.

Video Intervista Tommasi

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