Dal controllo dell’olio alla pulizia: effettuando regolari interventi di manutenzione i cogeneratori evitano il deterioramento e mantengono il rendimento e i livelli di emissioni previsti.
La manutenzione regolare dei cogeneratori è un elemento fondamentale per garantire il corretto funzionamento del sistema e i rendimenti energetici previsti sulla carta. Ma non solo.
Solamente attraverso una costante e corretta manutenzione, infatti, si mantengono i requisiti ambientali sulle emissioni previsti dalla normativa.
L’obiettivo principale è evitare il deterioramento della parte meccanica del cogeneratore, costituita nella maggior parte dei casi da un motore a combustione interna di tipo industriale, come quelli utilizzati da Viessmann (per sapere tutto sui vantaggi della cogenerazione leggi la nostra Guida).
Damiano Fantato, Tecnico di Viessmann spiega quali sono gli elementi da tenere sotto controllo per una corretta manutenzione.
Con un motore endotermico, dopo molte ore di funzionamento l’olio si deteriora e perde le caratteristiche per una lubrificazione corretta, con un possibile grave danno per il sistema meccanico (per esempio, si può determinare il grippaggio per l’eccesso di attrito dei pistoni).
Quindi, l’operazione principale della manutenzione consiste nella sostituzione dell’olio.
Inoltre, i motori endotermici industriali necessitano di controlli per monitorare costantemente le emissioni imposte dalla normativa. Dobbiamo quindi attuare tutte le procedure atte a far funzionare il motore in modo ottimale, perché così facendo si salvaguarda sia il motore che l’ambiente.
Mantenere il motore in salute significa anche fare in modo che rendimento meccanico ed elettrico rimangano costanti: non bisogna dimenticare che il rendimento del cogeneratore è importante allo scopo di mantenere i requisiti per accedere ai Titoli di Efficienza Energetica CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento).
Le operazioni per una corretta manutenzione del cogeneratore
Le operazioni previste dalla manutenzione ordinaria devono essere effettuate da tecnici che abbiamo maturato l’opportuna formazione: la cogenerazione con motori a combustione interna è una tecnologia più complessa rispetto a quella dei veicoli e spesso interagisce con altri impianti presenti in azienda.
Ecco le fasi principali della manutenzione:
- una volta spento il motore si adottano tutte le misure necessarie per la sicurezza di chi effettua il controllo.
Si scarica l’olio esausto e se ne raccoglie un campione per farlo analizzare: se, in seguito alle analisi, si trovano tracce di elementi che non dovrebbero esserci, come il rame, nel motore potrebbero essersi verificati processi di corrosione che determinano problemi importanti all’impianto.
Si accerta anche che non ci siano perdite; - dopo aver fatto raffreddare le valvole, si controlla il giusto serraggio e lo spessore presente tra la valvola e il bilanciere, poi si controllano i filtri aria, olio e si sostituiscono le candele. Grazie a un endoscopio si verifica anche che non siano presenti residui di acqua nella camera di combustione.
- si controlla la compressione, verificando cioè che i pistoni, quando comprimono la miscela, lavorino a una pressione prestabilita;
- è importante verificare, tramite una pistola stroboscopica, l’anticipo della scintilla che avvia la combustione, per regolare perfettamente il momento di innesco;
- a questo punto si effettuano tutte le prove “a caldo”: controllo delle temperature (valori errati sono campanelli di allarme di eventuali problemi, come il trafilamento dell’olio o il catalizzatore sporco) e delle emissioni, del generatore e del quadro elettrico.
È necessario anche un controllo esterno a vista, perché l’impianto deve essere mantenuto pulito da polvere e altri depositi.
Damiano Fantato aggiunge infine un elemento importante, spesso trascurato:
È chi conduce l’impianto che deve farsi carico di preservarlo e mantenerlo in condizioni ottimali, anche in funzione di dove è ubicato.